Nichelino-Stupinigi-Vinovo - 26 maggio 2025, 14:26

Da Nichelino alla gloria della Città Eterna: ad Antonio Infuso la VII edizione del concorso “EquiLibri”

Il riconoscimento grazie a “La notte delle anime innocenti”, terzo noir della saga che vede protagonista il commissario Vega

Antonio Infuso vince la VII edizione del concorso nazionale “EquiLibri”

Lo scrittore e giornalista Antonio Infuso (storico ex capo ufficio stampa del Comune di Nichelino) ha vinto con “La notte delle anime innocenti” – terzo noir della serie che vede protagonista il commissario torinese Stefano Vega – la sezione Giallo-Crime della VII edizione del premio letterario nazionale “EquiLibri”, organizzato dall’associazione culturale romana Piazza Navona e che vedeva in lizza trecento opere.

Le motivazioni del premio

"Non me l’aspettavo –  racconta Infuso – non partecipo mai ai concorsi letterari per pura pigrizia. Lo scorso dicembre, invece, ho deciso di concorrere a “EquiLibri” e, inaspettatamente, mi sono aggiudicato il primo premio. È una vittoria fuori casa e perciò, come nel calcio di una volta, vale doppio".

La premiazione si è svolta sabato 24 maggio, nella suggestiva location dei Giardini del Torrione di Anguillara Sabazia, un bellissimo e affascinante borgo che si affaccia sul lago di Bracciano. Di grande impatto anche la motivazione che ha accompagnato l’assegnazione del premio: “Una trama ben congeniata che si dipana attorno a un personaggio vero e, nelle sue imperfezioni, perfettamente ideato. Il commissario Vega è ruvido e accattivante come i grandi detective della tradizione hard-boiled, qui rievocata e celebrata anche nello stile asciutto e scorrevole, attraverso un lessico semplice e, al contempo, impeccabile”.

La soddisfazione dell'autore

"Parole che lusingano, che gratificano e che ripagano del lavoro – commenta Infuso – Una bella soddisfazione e una profonda emozione. Magari è anche un viatico per partecipare ad altri concorsi e, soprattutto, per rimettere mano alla quarta avventura del commissario Vega, ormai il mio alter ego".

L’autore, alla conclusione del discorso di ringraziamento per la consegna del premio, non ha voluto venire meno alla sua verve ironica: "Sono sceso dalle Alpi fin nel Lazio, nella terra degli antichi Romani. Dunque veni, vidi e vici".

m.d.m.