Attualità - 27 maggio 2025, 07:20

Cancellata anti-degrado e 7 nuovi lampioni, addio al "buco nero" tra Lingotto e Italia '61

La svolta, due anni dopo l'inaugurazione. La 8: "Risultato importante, la sicurezza prima di tutto"

La 'promenade' tra la fermata della metro Italia '61 con la stazione del Lingotto

La 'promenade' tra la fermata della metro Italia '61 con la stazione del Lingotto

Sette nuovi lampioni con luci a led e una cancellata, anti tossici e clochard, completamente rifatta. È il nuovo volto della promenade che collega il quartiere Nizza Millefonti e la fermata della metro Italia '61 con la stazione del Lingotto e l'omonimo quartiere. Un percorso di 700 metri per pedoni e ciclisti che partendo dalla stazione arriva in via Nizza vicino al grattacielo della Regione e che ora può dirsi finalmente sicuro.

Due anni dopo…

A due anni dall'inaugurazione dell’opera, costata 3,5 milioni di euro, è stato finalmente messo anche il punto esclamativo sulla questione sicurezza. Tematica su cui la Circoscrizione 8 si era fatta, ai tempi, promotrice. Il nodo della questione, infatti, riguardava l'ultimo tratto, di proprietà di Sistemi Urbani. Chi conosce la zona sa bene di cosa parliamo: passata la promenade si entrava in una specie di "buco nero". Senza illuminazione, con un'area dismessa di Rfi attualmente in vendita (e spesso occupata dagli sbandati) e il timore che potesse succedere qualcosa. D'inverno, poi, la situazione precipitava e c'era chi utilizzava addirittura la torcia del cellulare per farsi luce.

L'intervento

"Come centro civico - spiegano il presidente, Massimiliano Miano, e il coordinatore all'Urbanistica, Alberto Loi Carta -, abbiamo avviato una interlocuzione con Sistemi Urbani. Al tavolo si sono inseriti la Regione (con l'assessore Vignale), le forze dell'ordine per la sicurezza, Rfi per la proprietà e la Città di Torino. Ringrazio tutte le parti chiamate in causa per il risultato ottenuto e ringraziamo che in questo lungo periodo non sia mai successo nulla". Al momento i nuovi pali della luce (chi arriva da Italia '61 li vede a sinistra) proiettano verso la strada. Dando una sensazione di sicurezza che prima non c'era. Da capire ancora i tempi dell'impianto di videosorveglianza, per cui è prevista l'installazione. Come ha ribadito ieri sera, 26 maggio 2025, in Consiglio il presidente Miano ai consiglieri M5s, Raffaella Pasquali e Vittorio Francone, autori di un'interpellanza.

La prima opzione

In passato era poi stata studiata un'opzione, mai maturata. Quella di aggiungere dei bracci ai pali della luce che puntano verso l'Oval. In modo da poter usufruire di un impianto già esistente. "Ma questa soluzione non si è mai concretizzata" ha concluso Miano. Così si è optato per un altro piano: con Rfi a farsi carico della spesa. "E oggi - aggiunge Loi -, grazie alla collaborazione di tutti la camminata può dirsi finalmente sicura". 

Philippe Versienti

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