Nel cuore pulsante di Torino, "Le Vitel Étonné" si distingue come un luogo in cui la passione per la gastronomia e il buon vino si traduce in esperienze sensoriali uniche. Abbiamo avuto il piacere di conversare con Luisa Pandolfi, fondatrice del locale e socia insieme a Massimiliano Brunetto e Bruna Pogliano dal 2016, per esplorare la storia ei segreti di questo ristorante dallo stile inconfondibile, situato in Via S. Francesco da Paola, 4.
Qual è stata la scintilla che ha dato vita a "Le Vitel Étonné"?
Sono Luisa Pandolfi, fondatrice di questo locale, e l'ispirazione per "Le Vitel Étonné" nasce dal mio costante desiderio di crescita e dal profondo amore per la cucina e il vino. Questa passione è radicata nella mia storia personale, influenzata dalla mia famiglia e da amici strettamente legati al mondo della ristorazione. Non credo sia un caso che tra le citazioni che più mi rappresentano ci sia quella di Gualtiero Marchesi:
“Non ho mai lavorato per il successo, è una cosa che non mi compete. Ho sempre lavorato per migliorarmi. Tutto qui.”
Questa frase descrive la perfezione. Quando ho dato vita a "Le Vitel Étonné", non avevo in mente premi o riconoscimenti ufficiali. Per me, il motore trainante è sempre stata la passione, la gioia di vedere la soddisfazione nei clienti e il rispetto per ogni figura coinvolta nella filiera alimentare. Ciò che ci spinge ogni giorno è la voglia di prenderci cura del nostro lavoro: esplorare i mercati locali, scoprire piccoli produttori, sperimentare nuove combinazioni e proporre qualcosa di autentico.
Come si traduce questa passione nel tuo modo di fare ristorazione?
Sin da bambina, ho avuto il privilegio di frequentare ristoranti di qualità grazie alla mia famiglia, che mi ha trasmesso l'amore per il buon cibo e mi ha permesso di conoscere culture gastronomiche diverse. Queste esperienze hanno plasmato il mio palato e alimentato la mia curiosità culinaria. Prima di inaugurare "Le Vitel Étonné" nel 2001, ho lavorato nel settore editoriale culturale, un'esperienza che ha arricchito ulteriormente la mia visione.
"Le Vitel Étonné" è la realizzazione di una passione che ho sempre coltivato per la cucina e l'enologia. Il nostro logo e il marchio sono stati ideati da Bob Noto, un amico prezioso e un illuminatore della fotografia di cibo, nonché uno dei primi a portare Ferran Adrià in Italia.
Questo ristorante, in realtà, ha iniziato a prendere forma molto prima del 2001, durante una serata in cui Bob, tra un Gin Tonic e un'idea geniale, ha disegnato la faccia di Gioele, il vitello del nostro logo. Così è nata l'anima del locale, frutto della mia curiosità, della voglia di sperimentare e del desiderio di offrire esperienze gastronomiche autentiche e di qualità.
Il tuo ristorante ha ottenuto un'attenzione internazionale. Quali riconoscimenti hai ricevuto?
Dopo oltre vent'anni di attività, posso dire che abbiamo ricevuto apprezzamenti significativi, soprattutto dall'estero, sin dai primi dieci anni. Abbiamo avuto l'onore di essere citati da testate rinomate come il New York Times e da diverse pubblicazioni europee.
Lo scorso anno, per esempio, una rete televisiva tedesca ci ha dedicato un intero servizio, riprendendoci per un'intera giornata. Un estratto di quel reportage è andato in onda quest'estate e, di conseguenza, abbiamo accolto tantissimi clienti dalla Germania. L'attenzione che riceviamo a livello internazionale è una conferma del valore del nostro lavoro ed è una soddisfazione immensa.
Come scegli i tuoi fornitori ei tuoi partner commerciali?
Abbiamo sempre puntato su un approccio etico e sostenibile nella selezione dei fornitori. Anche se la qualità elevata delle materie prime comporta un costo maggiore, è una scelta che rispecchia i nostri valori e la nostra filosofia.
Un esempio concreto di questa attenzione è la nostra recente collaborazione con Hydra , un'azienda che ci fornisce acqua a chilometro zero.
Qual è stata la tua esperienza con Hydra?
Dopo l'estate, abbiamo adottato lo spillatore d'acqua di Hydra e la scelta è stata immediata, viste le ottime recensioni. La qualità del loro servizio, la rapidità dell'assistenza e la gentilezza del team amministrativo ci hanno conquistati, qualità che non sono affatto scontate.
L'acqua di Hydra ha un gusto eccellente e ha arricchito l'esperienza dei nostri clienti. Optare per questa soluzione ci ha permesso di ridurre drasticamente il consumo di plastica e di contribuire a un modello di ristorazione più sostenibile. Spero vivamente che l'acqua a km zero diventi la norma nel nostro settore, come parte di un impegno collettivo verso una maggiore responsabilità ambientale.
In che modo la sostenibilità si riflette nelle tue scelte quotidiane per il locale?
Noi ristoratori abbiamo un impatto significativo sull'ambiente e possiamo fare davvero la differenza. La sostenibilità è uno dei pilastri di “Le Vitel Étonné”, anche se comporta costi più elevati.
Lavoriamo esclusivamente con piccoli produttori locali, garantendo ingredienti freschi.