Oltre 4 mila persone hanno partecipato alle prime giornate del festival Panafricano (23, 24, 25 maggio) e ora Torino si prepara al gran finale (31 maggio, 1 e 2 giugno) di questo viaggio festoso perché “La cultura è il miglior antidoto contro la paura e il razzismo”, come dichiara Jerome Bohui Gohoure, presidente dell’Associazione Panafricando, ricordando la missione inclusiva del festival.
Il festival panafricano è un evento inclusivo, gratuito e aperto a tutti, nato per dare spazio e voce alle comunità africane, afrodiscendenti e di seconda generazione della città.
Il weekend conclusivo promette nuove emozioni e una partecipazione ancor più ampia. Durante il talk pomeridiano verranno affrontati con giovani afro-discendenti e attivisti anche i temi della cittadinanza referendiaria.
In programma ci sono dibattiti e spettacoli che attraversano temi attuali e celebrano talenti afro-discendenti: si parlerà di giovani, clima e agricoltura sostenibile in Africa, e una tavola rotonda domenica vedrà il giornalista Luca Attanasio discutere di sfruttamento delle risorse e “rivoluzione verde” nel continente. Lunedì pomeriggio sarà il momento di storie di successo dalla diaspora: Tracy Eboigbodin (nota al pubblico come Tracy B, vincitrice di MasterChef Italia) racconterà la sua esperienza di integrazione attraverso la cucina; l’attore italo-senegalese Haroun Fall condividerà il suo percorso nel cinema italiano multiculturale; il cestista Momo Touré parlerà di come lo sport possa creare ponti tra l’Africa e l’Italia. Nel frattempo, sul fronte artistico, altri ospiti internazionali sono pronti a stupire: un collettivo guidato dalla Namibiana Paula Doyle e dal maliano Diarra esplorerà sul palco l’identità di una nuova cittadinanza attraverso teatro e musica; la delegazione Malgascia residente in Svizzera, con i suoi oltre 50 rappresentanti, porterà i suoni folkloristici della propria terra. E come per lo scorso week end sarà possibile farsi trascinare dall’estro improvvisativo della direttrice artistica Fé Avouglan, ancora una volta sul palco con uno show originale che unisce lirica e tradizione orale.
Il culmine sarà lunedì 2 giugno, giorno di festa, quando il Festival chiuderà in bellezza con una giornata per tutta la famiglia. Nel pomeriggio i protagonisti saranno i bambini del quartiere Aurora, che dopo settimane di laboratori multiculturali (Aurora Children Lab) saliranno sul palco con un saggio pieno di gioia e colori – simbolo del futuro condiviso che questo festival vuole costruire. E alla sera, il gran concerto finale sigillerà l’abbraccio tra Torino e l’Africa: il rapper italonigeriano Tommy Kuti infiammerà la scena insieme ad Amoro (giovane talento afrobeat) e ExoEsa – alias Esa Abrate – in un travolgente show a più voci. Sarà un’esplosione di energia panafricana, un coro di ritmi hip-hop, soul e tradizione che farà danzare il pubblico un’ultima volta sulle rive del Po, con le luci della città e del festival a rispecchiarsi nell’acqua.
Il Festival Panafricano 2025 si conferma così un ponte di culture e umanità nel cuore di Torino. La presenza di partner internazionali e delegazioni africane – dal Burkina Faso al Marocco, dalla Costa d’Avorio ad altre nazioni – testimonia l’importanza di questo dialogo globale, reso possibile anche dal supporto istituzionale.