Dati ancora in fase di aggiornamento, ma il risultato è chiaro. Il referendum non raggiungerà il quorum. I dati sull’affluenza alle 23 di ieri avevano già parzialmente sancito la sconfitta di partecipazione rispetto alla chiamata alle urne dell’8 e 9 giugno. Un’espressione di voto su cinque quesiti. I primi quattro di carattere sindacale e lavorativo. L’ultimo, il quinto, che, nei fatti, avrebbe ridotto i tempi per ottenere la cittadinanza.
L'invito a non votare da parte della maggioranza
Dopo un braccio di ferro tra maggioranza e opposizioni che si è protratto con particolare vigore nell’ultimo mese, con alte cariche romane, ma non solo, che hanno indicato la via della non partecipazione, il risultato ha visto, infine, prevalere quest’ultima via. A livello nazionale, si supererà, nemmeno di troppo, il 30%. Ben lontano dal 50% (più uno) necessario per ottenere l'abrogazione delle norme e rivedere alcune politiche lavorative e sulla cittadinanza.
Torino mediamente sopra il 40%
A Torino la partecipazione è stata comunque più alta che nel resto dello stivale. In alcune delle (quasi mille) sezioni il 50% di affluenza è stato raggiunto, ma con particolare differenza da zona a zona della città.
La partecipazione del centro
Se si prende in considerazione il Centro e Crocetta, appartenenti alla prima circoscrizione della città, il quorum, specialmente quello relativo al quinto quesito è stato sfiorato: si fermerà intorno al 47%. Con un particolare significativo: se si fossero recate alle urne le sole donne residenti in questo angolo di Torino l'affluenza sul quinto quesito (quello in scheda gialla, sulla cittadinanza) avrebbe superato il 50%+1 .
Da Mirafiori a Parella, sopra il 40%
Percentuali più basse in altre aree della città, ma tendenzialmente sopra il 40%.
A Santa Rita e Mirafiori si è chiusa al 41%, mentre un po’ più alto in Cit Turin, San Paolo, Cenisia, Pozzo Strada e Borgata Lesna, al 43%, così come a San Salvario, Cavoretto, Borgo Po, Nizza Millefonti, Lingotto e Filadelfia. Partecipazione ancora più alta in San Donato, Campidoglio e Parella (44%), stessa percentuale di Aurora, Vanchiglia, Madonna del Pilone e Sassi.
La bassa partecipazione in Torino Nord
Flop di partecipazione invece per i quartieri di Torino Nord e Nord Ovest, per altro le uniche fette di territorio governate, a livello circoscrizionale, dal centrodestra.
In circoscrizione 6, che comprende i quartieri di Barriera di Milano, Regio Parco, Barca, Bertolla, Falchera, Rebaudengo e Villaretto la percentuale si è fermata intorno al 32,5%. Mentre nella storica area operaia della città di Borgo Vittoria, Madonna di Campagna, Lucento e Vallette, appartenenti alla quinta circoscrizione, la partecipazione si attesta indicativamente al 35%.
Lo Russo: "A Torino partecipazione significativa"
“Il mancato raggiungimento del quorum - commenta il sindaco Stefano Lo Russo - è una grande occasione persa per il Paese di intervenire e di rimettere al centro temi fondamentali per il presente e il futuro, come la cittadinanza, la precarietà e il diritto alla sicurezza sul lavoro. Temi che certamente avrebbero meritato una maggiore partecipazione e attenzione. All’interno di questo risultato nazionale, Torino ci consegna un risultato di partecipazione molto significativa e decisamente maggiore di quella del resto d’Italia. Segno che sono tante e tanti le torinesi e i torinesi di tutte le età che credono nella partecipazione democratica e vogliono far sentire la loro voce su argomenti così importanti. Ripartiamo da qui per costruire un confronto vero anche a livello nazionale e perché questi temi tornino al centro dell’agenda politica di questo Paese”.
Sinistra Ecologista: ""
"Nonostante l’obiettivo del quorum non sia stato raggiunto, i numeri assoluti dicono che i voti al referendum sono superiori a quelli raccolti dai partiti di governo alle elezioni del 2022. - commentano da Sinistra Ecologista Sara Diena e Emanuele Busconi - Alle ultime politiche nella città di Torino la coalizione di centrodestra aveva ottenuto 132 mila voti, pari al 20,8% degli aventi diritto. Con l'affluenza al 41,51% Torino è tra le città italiane in cui si è registrata la maggiore adesione al referendum, disobbedendo all'invito al boicottaggio della destra.Questo dimostra l'attenzione e la sensibilità in merito ai temi legati ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici: un dato ancora più significativo perché arriva nella giornata in cui Stellantis annuncia nuovi incentivi all'esodo."
"Sul quesito inerente la cittadinanza - continuano Diena e Busconi - i numeri sono comunque positivi, perché i sì superano i voti assoluti del centrodestra alle ultime elezioni. Rispetto agli altri quesiti, occorre riflettere sulla diversa proporzione fra sì e no: una campagna referendaria nata dalla raccolta firme sul territorio ancora oggi si è dimostrata più convincente rispetto a quella nata da una mobilitazione online. Un elemento che ci parla dell'importanza del radicamento territoriale e della presenza fra le persone come condizione indispensabile per incidere nella società."
I dati torinesi sulle affluenze per ciascun quesito
Quesito numero 1 - «Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione»
41,37%
Totale maschi: 40,22%
Totale femmine: 42,39%
Quesito numero 2 -«Piccole imprese - Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale»
41,36,%
Totale maschi: 40,24%
Totale femmine: 42,37%
Quesito numero 3 - «Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi»
41,38%
Totale maschi: 40,25%
Totale femmine: 42,38%
Quesito numero 4: «Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell'appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: Abrogazione»
41,41%
Totale maschi: 40,29%
Totale femmine: 42,40%
Quesito numero 5: «Cittadinanza italiana: dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana»
41,51%
Totale maschi: 40,45%
Totale femmine: 42,47%