Economia e lavoro - 13 giugno 2025, 10:47

Parco 5 Laghi Ivrea, "dopo un anno non è ancora operativo. Subito un tavolo con i sindaci per avviare progetti concreti per lo sviluppo sostenibile"

Coldiretti Torino lamenta la situazione di stallo e chiede di aprire un momento di concertazione anche con la Città metropolitana

Panorama del lago Sirio

Panorama del lago Sirio

A un anno dall’entrata in funzione ufficiale, non è ancora operativo il nuovo Parco provinciale del 5 Laghi di Ivrea e, nei fatti, l’area non è gestita.

Di fronte a questa situazione di stallo Coldiretti Torino chiede di aprire un tavolo di concertazione, con Città Metropolitana e sindaci, per dare vita a progetti concreti e operativi che vedano coinvolte le aziende agricole del territorio per sviluppare l’agricoltura, per la gestione ambientale, per l’offerta turistica, per la manutenzione del territorio.

Il Parco è stato istituito con legge regionale alla fine della scorsa legislatura: la stessa norma istitutiva datata 28 marzo 2024 “prendeva tempo” sull’avvio della nuova area protetta fissandola al 1 giugno 2024. Un modo per fare partire il lungo iter burocratico per elaborare gli strumenti di pianificazione che è poi stato avviato nei mesi successivi dalla Città Metropolitana di Torino che ha in gestione il Parco. Un iter che non ha ancora portato a nulla di concreto.

«Abbiamo sempre detto che il territorio dei 5 Laghi non aveva bisogno di un “Parco” ma di progetti operativi. Così abbiamo proposto un’alternativa al Parco: progetti specifici per gestire una zona splendida, dalle evidenti potenzialità, che, a nostro avviso dovrebbe diventare un grande laboratorio di sviluppo sostenibile coinvolgendo le aziende agricole e praticando la multifunzione agricola per la gestione ambientale, per l’offerta turistica, per la manutenzione del territorio. Ora abbiamo perso un anno che avremmo potuto impiegare nella progettazione concreta e nella partecipazione a bandi di finanziamento per il potenziamento del controllo faunistico, per l’agricoltura dei prodotti tipici, per il turismo dolce inserito nella Via Francigena, per la promozione dell’enogastronomia, per il miglioramento della qualità delle acque dei 5 Laghi, per l’educazione ambientale. Non possiamo più permetterci di fare passare altro tempo mentre il territorio attende una gestione vera e propria, una gestione sostenibile che metta al centro l’operatività e le competenze delle aziende agricole».

comunicato stampa

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