Si arrampicavano sui tetti di alcune case ed edifici ormai in disuso, con l'obiettivo di scattarsi selfie e fotografie da pubblicare poi sui social network. E mettendo ovviamente a fortissimo rischio la propria salute. Sono stati identificati nei giorni scorsi alcuni ragazzi di età compresa tra i 13 e i 16 anni che a Cuorgnè erano soliti mettere in atto queste "bravate".
I vigili urbani e i carabinieri sono risaliti a loro dopo numerose segnalazioni che sono arrivate anche sulla scrivania della sindaca, Giovanna Cresto. Li hanno identificati e hanno cercato di ricostruire le dinamiche con cui avvenivano questi gesti.
Un fenomeno che, però, non ha lasciato indifferente la stessa prima cittadina che ha lanciato un appello, rivolgendosi soprattutto le famiglie: "Controllate i telefoni e i social dei vostri figli: spesso sopravvalutiamo la loro capacità di distinguere cosa è giusto e cosa no".
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