“Attraverso l’ordine del giorno collegato al Piano triennale della Cultura, approvato oggi in Consiglio regionale, abbiamo voluto chiedere alla Giunta un impegno ulteriore per promuovere la cultura della lettura e rafforzare il ruolo delle biblioteche e delle librerie nella nostra regione. Chiediamo in particolare di sviluppare un Patto regionale per la lettura che coinvolga tutti gli attori del territorio: biblioteche, librerie, scuole, grandi istituzioni culturali come il Salone del Libro e il Circolo dei Lettori, associazioni, enti locali. Questo strumento di governance rappresenterà un passo importante per valorizzare il libro come strumento di crescita civile, sociale e economica e per rafforzare la rete di promozione della lettura nel Piemonte” spiegano la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo e la Presidente del Gruppo AVS del Consiglio regionale Alice Ravinale.
“Con questo atto di indirizzo – proseguono Pompeo e Ravinale – vogliamo che la Regione sviluppi e implementi un patto regionale per la lettura, in linea con le esperienze maturate in Veneto, Toscana e Umbria, che sostenga con maggior forza i sistemi bibliotecari, prevedendo fondi adeguati per sviluppare i servizi, e, altresì, le librerie indipendenti come presidi culturali e sociali, non solo come luoghi di vendita, ma come spazi di aggregazione e promozione culturale, favorendone l’integrazione e la partnership con altre realtà culturali. Inoltre, la Regione deve impegnarsi a sostenere la cooperazione tra biblioteche, istituzioni culturali e librerie, affinché queste ultime possano essere integrate nell’offerta pubblica, a sviluppare ulteriori proposte innovative rivolte a fasce specifiche di utenti, in particolare bambini, giovani e anziani, a promuovere eventi legati alla lettura nelle piazze e in spazi pubblici, a aumentare i fondi dedicati a iniziative come “Buono da leggere” spendibile anche in libreria, voucher a sostegno delle famiglie, buoni libro destinati alle ragazze e ai ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado del Piemonte e altre”.
“E’ fondamentale sviluppare ulteriori proposte innovative rivolte a fasce specifiche di utenti, in particolare pre-adolescenti e adolescenti, in continuità con quanto realizzato negli ultimi 20 anni attraverso progetti come "Nati per leggere" ad alta efficacia funzionale: il proseguimento dell'educazione alla lettura anche dopo la fase dell'infanzia permetterebbe di non disperdere gli importanti risultati ottenuti nel contesto 0-6 anni, rafforzando le competenze personali e sociali che la lettura profonda apporta all'individuo. Ciò anche estendendo la platea dei buoni libro alle scuola secondarie di primo grado”, continua la Consigliera Pompeo.
“Vogliamo fare del Piemonte una regione “che legge”, riconoscendo il ruolo strategico della cultura e della lettura come strumenti di sviluppo sociale, di coesione e di cittadinanza responsabile” concludono Pompeo e Ravinale.