Economia e lavoro - 18 giugno 2025, 16:55

Sicurezza e precariato, in Piemonte un lavoratore su quattro è "atipico". Bombardieri (Uil): "Stop ai contratti pirata".

Il segretario generale a Torino parla anche di ex Ilva di Racconigi e Novi Ligure ("Forse Salvini potrebbe fare qualcosa"). Cortese (Uil Piemonte): "La condizione di mancanza di diritti colpisce soprattutto i giovani che, in assenza di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, vedono ridotte le opportunità per il proprio futuro"

Il segretario generale di Uil, Pierpaolo Bombardieri

Il segretario generale di Uil, Pierpaolo Bombardieri

C'è un palco azzurro, in piazza Castello, dove si parla di lavoratori fantasma. È la Carovana UIL contro il precariato, che ha fatto tappa a Torino per parlare di contratti brevi, salari bassi ma anche di sicurezza sul lavoro. Presente il segretario generale nazionale UIL Pierpaolo Bombardieri, che ha ribadito i tre punti principali da risolvere: la sicurezza, i contratti "pirata" e la rappresentanza.

Atipico un lavoratore su quattro
"Al Governo - ha dichiarato - chiediamo una serie di misure: superare i contratti pirata, agevolare il rinnovo dei contratti, ci sono una serie di cose che si possono fare e che possono migliorare la condizione dei lavoratori e delle lavoratrici". Il tema principale della mobilitazione UIL è proprio la qualità del lavoro che, nonostante l'aumento di occupazione, resta troppo bassa per una grande fetta di lavoratori. In Piemonte, secondo i dati IRES, un quarto degli occupati ha un contratto a termine o part-time e l'11% di questi dura da più di 5 anni. Nel 2024, secondo l'Inps, solo il 23% delle assunzioni è stato a tempo indeterminato, contando anche l'apprendistato. Nel restante 77% di casi, oltre due terzi hanno avuto una durata inferiore a 6 mesi, con alcuni che non superano i pochi giorni. Preoccupa, inoltre, il fenomeno del part time involontario che, in Piemonte, riguarda il 15,6% del totale delle lavoratrici, contro il 5,1% degli uomini.

"L'occupazione cresce - ha proseguito Bombardieri - ma c'è un tema che è quello della qualità dell'occupazione. Lo stesso Istat dice che ci sono milioni di ragazzi disoccupati, milioni di ragazzi che hanno il contratto a tempo determinato, di part time che vengono definiti involontari ma che di fatto sono part time che impediscono a questi ragazzi di programmare la propria vita. Noi pensiamo che sia giusto farle diventare persone, perché ad oggi sono fantasmi. Se non hanno una busta paga a tempo indeterminato non possono avere un finanziamento, non possono fare un mutuo, non possono costruirsi un futuro".

Senza diritti, senza futuro
"I lavoratori fantasma - ha proseguito Gianni Cortese, segretario generale UIL Piemonte - sono meno tutelati e sono più esposti agli infortuni nei posti di lavoro, spesso per la mancanza di formazione dovuta a contratti di lavoro di breve durata. Dai dati a disposizione si evince che tre incidenti su quattro riguardano proprio lavoratrici e lavoratori con forme contrattuali deboli. Ricordo che nei primi quattro mesi del 2025, in Piemonte, gli infortuni mortali sono stati 26, contro i 19 dello stesso periodo del 2024. A Torino, nello stesso periodo, ci sono stati 16 morti, contro gli otto del 2024".

Riguardo la crisi dell'ex Ilva, che interessa anche gli stabilimenti di Racconigi e Novi Ligure, Bombardieri ha ribadito che serve un impegno da parte dello Stato, ipotesi sostenuta negli ultimi giorni anche dal ministro Salvini. "Forse Salvini potrebbe fare qualcosa di più - ha commentato Bombardieri -. Noi insistiamo: il settore manifatturiero italiano ha bisogno della produzione di acciaio in questo paese. È un asset strategico e, se serve, che il Governo debba impegnarsi direttamente. La proposta della UIL è che ci sia bisogno della partecipazione dello Stato per garantire il funzionamento di quel settore produttivo. Non è un vecchio ritorno alle nazionalizzazioni, ma il fatto che lo Stato deve essere in grado di risolvere alcuni problemi che spesso avvengono fra poteri dello Stato".

Emergenza costruzioni
Questa mattina, prima dell'intervento in piazza Castello, a Borgaro Torinese si è svolto l'incontro "Oltre l’emergenza", sulla sicurezza nel settore delle costruzioni. Alla tavola rotonda promossa da FenealUil Piemonte e dall'associazione Sicurezza e Lavoro si sono seduti assieme sindacalisti, politici e associazioni di categoria, per parlare di come tutelare la salute e sicurezza e i diritti di lavoratori e lavoratrici e, allo stesso tempo, promuovere la legalità tra le imprese e lo sviluppo del comparto, favorendo la leale concorrenza.

"Forse anche Palazzo Chigi ha finalmente capito che serve una concertazione di qualità e che per farlo occorre dare una giusta rappresentanza, basta con i contratti pirata - ha commentato Chiara Gribaudo, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sui morti sul lavoro in Italia e deputata piemontese del PD -. La patente a crediti così concepita dal Governo non ha funzionato, serve un intervento più puntuale. Nessuna patente è stata sospesa: questo perché bisogna andare in giudicato e la misura non può funzionare. Conosciamo, infatti, molto bene quanto è lunga la giustizia in Italia e la misura così com’è non può avere efficacia. Abbiamo bisogno di agire sotto più leve: dalla formazione alla cultura della sicurezza, passando per l'aumento del numero degli ispettori e dei loro stipendi. Ma in modo particolare serve una procura speciale o rivedere la geografia giudiziaria. Lo dobbiamo ai famigliari delle vittime che ci chiedono risposte, perché quello è un torto che si ripete due volte nei confronti di chi si è alzato per andare a lavorare e ha perso la vita".

Francesco Capuano

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