Nonostante i ritardi causati dalla bonifica dell’amianto nelle guaine, il Barrito, storica casa del quartiere di Nizza Millefonti, punta con decisione a rispettare la data di riapertura dei bagni pubblici, fissata per il 1° ottobre 2025. Lo ha confermato Luca Salomone, direttore della struttura e responsabile della cooperativa Lancillotto.
"L’impresa Servetti e la Direzione Lavori affidata allo studio Archisbang - ha dichiarato Salomone -, stanno cercando di recuperare il tempo perso e a breve ci consegneranno un nuovo cronoprogramma. Ci auguriamo che venga confermata la scadenza di ottobre".
Il progetto di riqualificazione del Barrito, che gode di un termine massimo di 24 mesi secondo il contratto con la Città di Torino, rappresenta un impegno importante per un ente di terzo settore. "Stiamo affrontando un grande sforzo economico e operativo - ha aggiunto Salomone -, con l’obiettivo di rilanciare il Barrito per i prossimi 15 anni, restituendo alla città un luogo completamente rinnovato e ancora più vivo".
In questi mesi, nonostante i cantieri, il Barrito non ha mai chiuso completamente: il ristorante e il salone polivalente sono rimasti attivi, mentre la riqualificazione entrerà nel vivo durante la pausa estiva.
Da settembre saranno rilasciati i primi spazi rinnovati e progressivamente, con l’avanzare dei lavori, il pubblico potrà toccare con mano il risultato degli interventi. L’autunno vedrà il completamento anche delle aree esterne, inclusi il cortile e la facciata interna, per un progetto che promette di rilanciare il centro culturale come cuore pulsante del quartiere.
"Saremo felici di accogliere chi vorrà vedere con i propri occhi quanto stiamo costruendo" ha concluso Salomone, lanciando un invito alla cittadinanza e ai curiosi.