Inarrestabile il trend delle aggressioni al “Lorusso e Cutugno” di Torino. In 48 ore due nuovi episodi, con ben 28 agenti feriti da inizio anno. Il primo è avvenuto ieri nel tardo pomeriggio presso il Padiglione C, dove un detenuto straniero ha preteso con veemenza di uscire dalla sezione.
Di fronte al rifiuto del poliziotto, l'uomo ha reagito spingendo con forza il cancello contro l’agente, procurandogli lesioni al braccio con prognosi di tre giorni.
Cella in fiamme
Oggi invece si è verificato un secondo episodio l presso l’undicesima sezione del Padiglione B. Un altro carcerato straniero ha dato fuoco alla propria cella. L’assistente, intervenuto con estintore per prestare i primi soccorsi e mettere in sicurezza l’ambiente, è stato aggredito alle spalle con il manico di un bastone, riportando ferite tali da rendere necessario il ricovero al Pronto Soccorso.
L’agente è stato accompagnato in ospedale e successivamente dimesso con una prognosi di cinque giorni.
Beneduci (Osapp): "Carcere polveriera incontrollata"
Dichiara Leo Beneduci, Segretario Generale dell’OSAPP: “Il carcere di Torino è ormai una polveriera incontrollata e pericolosa. Non è più un luogo di rieducazione, ma un ambiente criminogeno dove la violenza dei detenuti si abbatte su poliziotti abbandonati dall’amministrazione e da una politica “incapace” di comprendere e affrontare con serietà l’emergenza".
"Basta parole, servono interventi immediati: il ministro Carlo Nordio venga di persona a constatare la realtà in cui i nostri agenti sono costretti a operare" conclude Beneduci.