Economia e lavoro - 20 giugno 2025, 11:59

Prelievi irrigui, Bongioanni e Sacchetto: "Grazie al nostro emendamento, stop fino al 31 dicembre 2026 al “deflusso ecologico”

Imposto dall’Unione Europea e calcoli realistici sulle portate dei fiumi: "Sospiro di sollievo per l’agricoltura piemontese"

Prelievi irrigui, Bongioanni e Sacchetto: "Grazie al nostro emendamento, stop fino al 31 dicembre 2026 al “deflusso ecologico”


Grazie a un emendamento del Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia alla Legge annuale di riordino dell’ordinamento regionale 2025 approvato ieri dall’Aula di Palazzo Lascaris, viene rinviata al 31 dicembre 2026 su tutto il territorio regionale l’applicazione del cosiddetto “Deflusso ecologico”, ossia l’obbligo – imposto da una contestata normativa Ue – di garantire una portata prefissata nell’alveo dei fiumi, limitando o impedendo l’attività di irrigazione dei campi, compresi in Piemonte settori peculiari e di pregio come le risaie, a forte rischio di rimanere all’asciutto.

 

Grande soddisfazione dall’Assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni e dal consigliere FdI e presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio regionale del Piemonte Claudio Sacchetto, primo firmatario della proposta che ha ricevuto il pieno sostegno del capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Riva Vercellotti: «Con questo provvedimento abbiamo voluto dare un segnale forte rispetto alle richieste che più volte ci sono pervenute dalle Organizzazioni agricole e dai Consorzi irrigui in merito all’applicazione del Deflusso Ecologico, che in molti casi risulta del tutto inapplicabile e potenzialmente devastante per il sistema irriguo della nostra Regione. È un intervento di buon senso a favore della nostra agricoltura. Mette uno stop alle imposizioni astratte e ideologiche del Green Deal, che non tengono minimamente conto della specifica realtà del Piemonte e sono fortemente contestate ovunque, sia dai Paesi membri sia dalle regioni».

 

Inoltre, un comma inserito dall’emendamento nel testo di legge va a normare la percentuale d’acqua da garantire nei corsi d’acqua in maniera compatibile con la necessità di provvedere alle operazioni di irrigazione e di cura dei terreni. La norma viene quindi resa più flessibile, meno teorica e più aderente alla realtà idrografica del Piemonte, che vede la preponderanza di corsi d’acqua a carattere torrentizio e dalla portata discontinua. Spiegano Bongioanni e Sacchetto: «Per stabilire la possibilità e l’entità del prelievo idrico, la portata del corso d’acqua non verrà più predeterminata a priori e a tavolino, ma calcolata in modo dinamico sulla base del flusso effettivo del periodo di riferimento».

 

L’articolo emendato dispone infatti che “Nei corsi d’acqua a carattere torrentizio, canali o porzioni di essi non classificati come fiumi da Regione Piemonte e corsi d’acqua classificati come fiumi o tratti di essi caratterizzati da ricorrenti deficit idrici stagionali, tenuto conto della regimazione non costante del flusso delle acque, il Deflusso Ecologico (DE) è calcolato in modo dinamico in base alla portata presente nella sezione di derivazione e non può essere eccedente il 30% della portata effettiva medesima”.

 

La norma garantisce infine ai Presidenti delle Province la copertura legislativa necessaria alla possibilità di concedere le deroghe specifiche.

 

Concludono Bongioanni e Sacchetto: «Abbiamo inserito, insomma, un principio importante nella legislazione regionale che, garantendo da un lato il rispetto del Deflusso Ecologico, permetterà ai Consorzi irrigui di gestire con maggiore velocità e flessibilità i periodi di deficit idrico e di prelievo nel rispetto dell’ambiente ma nella chiara consapevolezza che l’irrigazione non può che essere garantita ad ogni costo. L’agricoltura, dopo il consumo umano, deve essere il primo settore che deve vedere garantito il diritto all’acqua».

comunicato stampa

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