Attualità - 21 giugno 2025, 11:05

Insegnare l'italiano e diventare tutore di minori stranieri non accompagnati: due strade torinesi per l'inclusione

Il progetto "A scuola sul fiume" dell'associazione Magazzino sul Po punta a educare i MSNA a scuola e cittadinanza, mentre giovedì 26 alla Biblioteca Civica Centrale ci sarà l'incontro col Garante regionale per l'infanzia sul tema del tutoraggio volontario

In Piemonte più di 800 ragazzi coinvolti

In Piemonte più di 800 ragazzi coinvolti

Erano oltre 18 mila i minori stranieri non accompagnati, in Italia, al 31 dicembre 2024. In Piemonte, più di 800, stando ai dati del Rapporto del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali. Anche se in diminuzione rispetto all'anno precedente - per la prima volta dal 2019 - i numeri da quell'anno sono triplicati.

Tutore volontario di minore

Non tutti sanno che, dal 2017, ogni cittadino può diventare tutore volontario di uno o più minori che arrivano nel nostro Paese senza i genitori. La tutela deriva dalla nomina da parte del giudice minorile: non si parla di affidamento ma di seguire il giovane uomo o la giovane donna promuovendo il suo inserimento in società, diventando il suo punto di riferimento su alcune questioni legali, di salute, di istruzione.

Numeri insufficienti

Il numero di tutori e tutrici attualmente disponibile non è sufficiente a coprire il totale di minori non accompagnati in Italia: in Piemonte e Valle d'Aosta i giovani affiancati da un tutore o una tutrice sono meno del 50%. Per questo motivo a settembre partirà il corso formativo obbligatorio per diventare tutore volontario, e giovedì 26 giugno è previsto un incontro informativo presso la Biblioteca Civica Centrale di Torino, in via della Cittadella 5, dalle 17:30 alle 19:30. L'incontro è organizzato dal Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza della Regione Piemonte e dal Forum Terzo Settore.

Insegnare l'italiano

Imparare la lingua italiana è ovviamente la base per l'inserimento sociale dei giovani e, oltre alle scuole pubbliche come i CPIA, altri soggetti sul territorio offrono questo servizio. A Torino, l'Associazione Magazzino Sul Po è tra questi: col progetto "A scuola sul fiume" promuove l'insegnamento dell'italiano ai minori stranieri non accompagnati, ponendo l'attenzione non solo sulla lingua ma coinvolgendo i ragazzi in educazione scolastica e alla cittadinanza, oltre a insegnare la digitalizzazione di base. La maggior parte dei minori non accompagnati, in Italia, è di genere maschile e per questo Magazzino sul Po ha ideato un percorso simile ma per sole donne, non legato all'età: si tratta di "Parole di donne".

Dal 2021, il progetto punta a favorire l'inclusione sociale delle donne migranti attraverso percorsi di inserimento lavorativo, autodeterminazione e indipendenza economica - grazie alla collaborazione con Ideadonna Onlus e Articolo 10 Ets - anche in questo caso passando dall'insegnamento della lingua italiana. Per questi progetti, come riferito dalla coordinatrice della commissione cultura, istruzione e gioventù Ilaria Gritti, la circoscrizione 1 ha stanziato un contributo di 3300 euro, sui 4300 totali previsti dall'associazione.

Francesco Capuano

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