Erano oltre 18 mila i minori stranieri non accompagnati, in Italia, al 31 dicembre 2024. In Piemonte, più di 800, stando ai dati del Rapporto del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali. Anche se in diminuzione rispetto all'anno precedente - per la prima volta dal 2019 - i numeri da quell'anno sono triplicati.
Tutore volontario di minore
Non tutti sanno che, dal 2017, ogni cittadino può diventare tutore volontario di uno o più minori che arrivano nel nostro Paese senza i genitori. La tutela deriva dalla nomina da parte del giudice minorile: non si parla di affidamento ma di seguire il giovane uomo o la giovane donna promuovendo il suo inserimento in società, diventando il suo punto di riferimento su alcune questioni legali, di salute, di istruzione.
Numeri insufficienti
Il numero di tutori e tutrici attualmente disponibile non è sufficiente a coprire il totale di minori non accompagnati in Italia: in Piemonte e Valle d'Aosta i giovani affiancati da un tutore o una tutrice sono meno del 50%. Per questo motivo a settembre partirà il corso formativo obbligatorio per diventare tutore volontario, e giovedì 26 giugno è previsto un incontro informativo presso la Biblioteca Civica Centrale di Torino, in via della Cittadella 5, dalle 17:30 alle 19:30. L'incontro è organizzato dal Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza della Regione Piemonte e dal Forum Terzo Settore.
Insegnare l'italiano
Imparare la lingua italiana è ovviamente la base per l'inserimento sociale dei giovani e, oltre alle scuole pubbliche come i CPIA, altri soggetti sul territorio offrono questo servizio. A Torino, l'Associazione Magazzino Sul Po è tra questi: col progetto "A scuola sul fiume" promuove l'insegnamento dell'italiano ai minori stranieri non accompagnati, ponendo l'attenzione non solo sulla lingua ma coinvolgendo i ragazzi in educazione scolastica e alla cittadinanza, oltre a insegnare la digitalizzazione di base. La maggior parte dei minori non accompagnati, in Italia, è di genere maschile e per questo Magazzino sul Po ha ideato un percorso simile ma per sole donne, non legato all'età: si tratta di "Parole di donne".
Dal 2021, il progetto punta a favorire l'inclusione sociale delle donne migranti attraverso percorsi di inserimento lavorativo, autodeterminazione e indipendenza economica - grazie alla collaborazione con Ideadonna Onlus e Articolo 10 Ets - anche in questo caso passando dall'insegnamento della lingua italiana. Per questi progetti, come riferito dalla coordinatrice della commissione cultura, istruzione e gioventù Ilaria Gritti, la circoscrizione 1 ha stanziato un contributo di 3300 euro, sui 4300 totali previsti dall'associazione.