Attualità - 23 giugno 2025, 17:41

Restauro della chiesa di San Bernardino: il Comitato nato a maggio cerca sostenitori

È stato calendarizzato il cantiere per mettere in sicurezza l’orditura superiore del tetto e per rimuovere i calcinacci dalla facciata, ma per ora è coperto circa il 60% dei costi

Restauro della chiesa di San Bernardino: il Comitato nato a maggio cerca sostenitori

Mettere in sicurezza il tetto e picchiettare la facciata in modo da rimuovere i calcinacci che periodicamente si distaccano, come è accaduto a inizio giugno. Il Comitato per il restauro della chiesa di San Bernardino di Bricherasio fa l’elenco delle priorità per lo storico edificio in centro paese, ormai chiuso al pubblico da diversi anni. “In paese teniamo molto a quella chiesa e la sua posizione centrale, a ridosso di strade trafficate, ci impone di fare di tutto per tenerla in piedi” rimarca Remo Lasagno, vice presidente del Comitato nato a maggio. Il presidente è il parroco di Bricherasio, don Maurizio Napoli, mentre Lorenzo Merlini è il segretario e Alberto Godino il tesoriere. Ed è proprio quest’ultimo a fare il punto sulle risorse necessarie per svolgere i lavori: “Il progetto per la messa in sicurezza del tetto ammonta a circa 200.000 euro e il 60% circa è coperto dal contributo della Cei (Conferenza episcopale italiana, ndr) e da un piccolo contributo del Comune di Bricherasio. Il resto deve essere ancora raccolto” spiega Godino.

Per coprire la spesa la parrocchia ha partecipato ad alcuni bandi di Fondazioni bancarie ma non ne conosce ancora gli esiti. “Intanto ci siamo attivati nella raccolta fondi tra privati – sottolinea Lasagno –, acquistando la tessera del Comitato, al costo di 10 euro, si diventa sostenitori del progetto e i soldi raccolti verranno destinati agli interventi”.

Lavori che sono già stati calendarizzati dalla parrocchia per non perdere il contributo della Cei: “Dovranno iniziare entro il mese di ottobre e, probabilmente partiranno dopo la Sagra dell’Uva – ipotizza Godino –. Il cantiere inizierà dall’orditura superiore del tetto che verrà messa in sicurezza eliminando le perdite di acqua che fanno marcire gli elementi sottostanti e provocano crolli della volta. Poi, sfruttando il ponteggio già montato, verrà picchiettata tutta la facciata per eliminare i pezzi di intonaco destinati a staccarsi”.

L’obiettivo non è solo mettere in sicurezza la chiesa ma riaprirla: “I tempi non saranno brevi ma c’è in progetto una collaborazione con il Museo diocesano: potrebbe diventare una sua succursale, ospitando opere non ancora esposte. Ci piacerebbe inoltre destinarla ad eventi, ad esempio della Filarmonica di San Bernardino, e che rimanesse aperta durante la Sagra dell’Uva. Inoltre, potrebbe ospitare una messa al mese” elenca Lasagno.

Elisa Rollino

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