Cultura e spettacoli - 24 giugno 2025, 09:18

FILM - "28 anni dopo", il terzo capitolo della saga regala non sfigura

 Danny Boyle ha saputo confezionare un buon film grazie anche a una trama che non è strettamente legata ai due precedenti

Una immagine di 28 anni dopo

Una immagine di 28 anni dopo

TITOLO: 28 anni dopo 

TITOLO ORIGINALE: 28 Years Later  

ANNO DI PRODUZIONE: 2025  

CASA DI DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures  

GENERE: Orrore, azione, drammatico, fantascienza  

REGIA: Danny Boyle  

CAST: Jodie Comer, Aaron Taylor-Johnson, Ralph Fiennes, Jack O'Connell, Alfie Williams, Erin Kellyman, Edvin Ryding. 

DURATA: 126 minuti   

TRAMA  

Ventotto anni dopo gli avvenimenti del primo film e l'inizio della diffusione del virus della rabbia nel Regno Unito, che ha devastato e messo in quarantena l'intera isola, l'infezione non è ancora debellata, mentre il resto del mondo è riuscito ad evitare la catastrofe abbandonando  la Gran Bretagna al suo destino. Una piccola comunità di sopravvissuti  vive a Lindisfarne, un'isola tidale difesa dall'alta marea, ma quando uno di oro lascia l'isola per una missione sulla terraferma, scopre segreti, meraviglie e orrori che hanno mutato gli stessi infetti e i sopravvissuti dell'isola britannica. 

RECENSIONE  

Dopo diciotto anni è uscito nelle sale il terzo capitolo della saga iniziata nel 2002 con 28 giorni dopo, seguito dal secondo capitolo del 2007 28 settimane dopo.   28 anni dopo vede il ritorno alla regia di Danny Boyle, che mancava dai cinema dal 2019, quando uscì la sua bellissima commedia Yesterday, e dello sceneggiatore, diventato adesso anche un rinomato regista di film importanti come Civil war, Alex Garland, che aveva scritto anche i primi due capitoli.  

La sceneggiatura di 28 anni dopo è stata indubbiamente ispirata da recenti fatti storici come la pandemia Covid-19 e la Brexit. Il film si è preso l'arduo compito di  far ripartire questa saga con una nuova trilogia della quale solo questo primo capitolo sarà diretto da Danny Boyle, che lascerà poi il timone alla giovane regista Nia DaCosta. L'inevitabile confronto con i due capitoli precedenti non fa sfigurare 28 anni dopo, che riesce felicemente a risultare un buon film grazie anche a una trama che non è strettamente legata ai due film precedenti.

28 anni dopo è uno Zombie Movie che sceglie un'ambientazione molto simile a quella di  The Walking Dead, la popolare serie americana che ha anch'essa gli zombie come protagonisti. Sicuramente sia Boyle che Garland gli avranno ridato almeno un'occhiata, per poi concepire la loro pellicola, ma il lato meglio riuscito è la sensazione di isolamento che pervade  tutto il lungometraggio, trasmettendo così molta inquietudine allo spettatore.  

Il nuovo film di Danny Boyle sembra poter aprire una nuova fase di questo franchise, che non ha mai avuto la popolarità di altre saghe fantascientifiche come Star Wars o Alien, ma che ha trovato una sua collocazione nella storia del cinema di intrattenimento e che adesso sembra in grado di inserirsi più che degnamente nel filone che Hollywood ha imposto sul mercato.  

Voto: 4/5

Davide Pistarino

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