Non si placa la polemica sul futuro del Meisino e sul Parco dello Sport. Per questo motivo domani, in occasione dell'udienza, il Comitato Salviamo il Meisino sta organizzando un presidio davanti al Tribunale. I ricorrenti chiedono la revoca dell’ordinanza che ha rigettato il ricorso di cittadini e associazioni "disconoscendo il diritto soggettivo all’ambiente", spiegano gli organizzatori dell'iniziativa.
"Il ricorso per ottenere un accertamento tecnico preventivo sull’impatto ambientale del progetto è stato rigettato il 30 aprile esclusivamente con motivazioni di diritto (difetto di giurisdizione e di legittimazione) - dicono -. A questa pronuncia ci siamo opposti con un reclamo, perché, se passata in giudicato, costituirebbe un precedente potenzialmente dannoso per altre vertenze simili. La difesa della riserva naturale del Meisino sta assurgendo quindi anche a difesa del diritto costituzionale dei cittadini alla salute e del diritto a vivere in un ambiente salubre".
Da qui la decisione, in occasione dell’udienza di giovedì 26 giugno, di organizzare un presidio. "Auspichiamo che il collegio che giudicherà il nostro reclamo revochi l’ordinanza e avvii l’accertamento tecnico sull’impatto ambientale del progetto. Tale impatto a oggi non è stato valutato da nessun soggetto indipendente".