Prima riunione globale per Antonio Filosa nella sua nuova veste di ad di Stellantis. L'ha fatta da Torino, presso gli spazi dell'Heritage hub di Mirafiori. La "Town Hall" è stata trasmessa a tutti i dipendenti Stellantis collegati dai vari Paesi del mondo. "Il nostro obiettivo è chiaro: prendere le decisioni giuste, mettendo al primo posto le nostre persone, ponendo il nostro cliente al centro di tutto ciò che facciamo e, in questo modo, creando valore. Costruiamo un ambiente in cui il rispetto è alla base di tutto. Un ambiente in cui le persone sanno di poter parlare e di essere ascoltate. Con persone come voi, con una serie di obiettivi chiari, che lavorano insieme con rispetto e fiducia reciproca, tutto questo, unito alla nostra mentalità competitiva, ci renderà inarrestabili".
In tutto, si contavano oltre 700 persone, impiegati e operai, insieme a tutto lo Stellantis Leadersip Team presso l'Heritage Hub. Tutti gli altri erano in collegamento video da ogni angolo del mondo.
"Prodotti giusti, migliorare l'esecuzione"
Antonio Filosa ha poi colto l'occasione per presentare a tutti i lavoratori le sue priorità chiave per l'azienda. "Dobbiamo far crescere il nostro business lanciando i prodotti giusti che i clienti vogliono e che rappresentano il vero DNA dei nostri marchi iconici, dobbiamo migliorare l’esecuzione industriale. Non c'è nulla di sbagliato in Stellantis che non possa essere risolto con ciò che è giusto in Stellantis. Dobbiamo stabilire per noi stessi la più alta ambizione in termini di qualità, e il momento è adesso". E ha aggiunto: "Ci prepareremo per il futuro. Abbiamo già iniziato a rivedere il nostro piano strategico a lungo termine, che condivideremo quando saremo pronti. E c'è anche un'altra priorità, fare tutto questo con intensità e gioia".
Antonio Filosa, poi, ha voluto concludere con un messaggio chiaro: "Facciamo un patto oggi, insieme: non usiamo più la dizione ex-FCA ed ex-PSA, siamo Stellantis”.
E poco prima della riunione mondiale, incontrando circa 300 operati di vari settori dello stabilimento torinese, ha fatto pranzo con loro a base di pizza e sfogliatelle (lui è di origine napoletana) e ha detto loro: “ Sono uno di voi: a Mirafiori è dove sono nato da un punto di vista professionale e da dove è partita la mia carriera. Dovete essere orgogliosi: so quello che fate, gli sforzi che fate, i problemi che affrontate e la passione che ci mettete. Gli investimenti a Torino e in Italia negli ultimi anni sono stati concreti e sono convinto che insieme ce la faremo".
Dalla 500 ibrida si aspetta di "poter quadruplicare i volumi”. E nel piano strategico futuro ricorda "un elemento fondamentale su Mirafiori, la nuova generazione di 500 dal 2030".
Le reazioni dei sindacati
Non si sono fatte attendere le reazioni dal mondo sindacale. "Apprezziamo che Filosa sia tornato alle Carrozzerie di Mirafiori per dimostrare, con la seconda visita nel giro di qualche settimana, che lo stabilimento è al centro del progetto industriale del gruppo", dice Luigi Paone, segretario generale Uilm Torino. "Ci auguriamo - prosegue - che l'intenzione dichiarata dall'azienda di produrre a Torino la nuova gamma della 500 si concretizzi al più presto in nuovi modelli per Mirafiori, oltre alla 500 ibrida che partirà in autunno". "In questo contesto - conclude - dovremo cominciare a parlare di nuove assunzioni a Mirafiori, con l'obiettivo di dare un futuro certo a questo stabilimento e all'area torinese".
"Accogliamo positivamente la ridefinizione del Leadership Team di Stellantis e l’evidente cambio di atteggiamento nella gestione dei rapporti tra azienda, parti sociali e istituzioni - dice Rocco Cutrì, segretario generale Fim Cisl Torino e Canavese -. Le rassicurazioni sul ruolo dell’Italia ed in particolare dell’area torinese di Mirafiori sono un buon
inizio così come l’intenzione di seguire con più attenzione alcuni aspetti poco attenzionati nella precedente gestione". "Ci attendiamo però di vedere trasformate le buone intenzioni in atti concreti che abbiano un impatto positivo su tutti i comparti, dalla ricerca all’ingegneria alle produzioni. Confidiamo in un maggiore coinvolgimento nel solco delle buone e produttive relazioni sindacali che sono alla base del CCSL".
"A Torino abbiamo bisogno di rimettere in moto le tante competenze e professionalità che a tutti i livelli possono dare un contributo fondamentale per un futuro solido a vantaggio di tutti", aggiunge Igor Albera, responsabile per Fim Cisl di Mirafiori.
"Filosa dice che si stanno preparando per il futuro rivedendo il piano strategico - sottolinea Edi Lazzi, segretario generale Fiom Cgil Torino - . Mi auguro che sia in netta discontinuità con le scelte del passato e che per Torino possano esserci finalmente novità positive. Sono troppi anni che la città paga un prezzo carissimo determinato dalle scelte di marginalizzare Mirafiori, fatte dai vari Ceo susseguitesi negli anni. Non c'è nessun concerto, nessuna kermesse, nessun evento sportivo che sia in grado di sostituirsi all'industria e alla sua capacità di generare reddito e valore aggiunto per migliaia di lavoratori e imprese".