Cronaca - 26 giugno 2025, 17:50

Tragedia in carcere alle Vallette: detenuto muore soffocato

Inutili i soccorsi, seppur immediati. Il sindacato Sappe: "Servono più formazione e presidi sanitari"

Tragedia in carcere alle Vallette: detenuto muore soffocato

Un detenuto di 56 anni è morto soffocato questa mattina all'interno del carcere Lorusso e Cutugno di Torino.

Secondo quanto ricostruito, intorno alle ore 11:40 l’uomo ha accusato un grave malessere mentre si trovava nella rotonda del reparto, mostrando evidenti difficoltà respiratorie forse per un boccone indigesto che gli avrebbe occultato le vie respiratorie.

Nonostante il tempestivo intervento del personale della Polizia Penitenziaria, che ha prontamente tentato la manovra di Heimlich, e l’ausilio del personale sanitario interno e successivamente del 118, ogni tentativo di rianimazione si è rivelato purtroppo vano. Il detenuto è deceduto dopo circa 40 minuti di manovre salvavita.

Il Sappe – Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria – ha espresso "profondo cordoglio per la tragica morte", ma ha anche sottolineato "ancora una volta la necessità di garantire una formazione continua e specifica per il personale penitenziario, soprattutto in materia di primo soccorso, e di rafforzare la presenza di presidi sanitari adeguati all’interno degli istituti di pena".

"Ci troviamo di fronte all’ennesima tragedia che colpisce il sistema penitenziario italiano – ha dichiara il Segretario per il Piemonte Vicente Santilli –. Il personale ha agito con prontezza e professionalità, ma non sempre questo basta. Servono investimenti concreti in formazione, dotazioni sanitarie e risorse umane per evitare che simili episodi si ripetano". Affranto anche Donato Capece, segretario generale: "E’ una notizia sconvolgente. Nonostante tutti gli sforzi degli Agenti e dei sanitari, purtroppo l’uomo è deceduto. Questo mi induce a invitare i vertici dell’Amministrazione Penitenziaria regionale e nazionale a mettere la formazione e l’aggiornamento professionale dei Baschi Azzurri tra le priorità di intervento per il Corpo".

redazione

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