Viabilità e trasporti - 26 giugno 2025, 15:25

Segnaletica bocciata a Rebaudengo, scontro in Circoscrizione 6: "Se lo propone il M5S, non si vota"

La replica del presidente Lomanto: "Documento già presentato. Il M5S allora fece cadere il numero legale. Ora lo ripropone? Dimostrano disinteresse"

Segnaletica bocciata a Rebaudengo, scontro in Circoscrizione 6: "Se lo propone il M5S, non si vota"

Non passa il documento che chiedeva al Comune il rifacimento delle strisce pedonali e della segnaletica orizzontale nel quartiere Rebaudengo. La proposta, presentata nei giorni scorsi dal Movimento 5 Stelle in Circoscrizione 6, è stata respinta dalla maggioranza, con una motivazione che ha subito acceso le polemiche all’interno del consiglio circoscrizionale.

Infatti, il documento, che chiedeva al sindaco di Torino un piano di ripristino della segnaletica stradale in tutto il quartiere, è stato bocciato durante l’ultima seduta consiliare, nonostante si trattasse – nelle parole dei proponenti – di un atto "di buon senso e interesse pubblico". A pesare, per i proponenti del documento, non è stato tanto il contenuto quanto la firma: quella del gruppo consiliare del M5S.

Valter Cangelli, consigliere del Movimento 5 Stelle, non ha infatti usato mezzi termini sulla mancata approvazione del loro documento: "Meno male che lo stesso documento lo abbiamo fatto presentare dai nostri consiglieri comunali – ha commentato -. Questo è quello che succede in Circoscrizione 6: loro comandano e si reggono solo su una fragile gestione del numero legale. Noi abbiamo tutto il diritto politico di far mancare il numero legale, come si faceva anche nella passata legislatura. Allora era tollerato. Oggi, guarda caso, non lo è più".

A spiegare il "no" della maggioranza è stato lo stesso presidente della Circoscrizione, Valerio Lomanto, che ha motivato il voto contrario con una scelta politica: "Il documento era già stato presentato nello scorso consiglio. All’epoca, il M5S ha preferito contribuire alla caduta del numero legale anziché discutere questa richiesta, preferendo così una dinamica politica e dimostrando loro stessi la scarsa utilità dell'atto".

Ancora più esplicita la posizione del vicepresidente Luciano Speranza, che trova incoerente la posizione del partito di opposizione, in quanto non voterebbero mai i processi verbali, anche quando interessano documenti del loro stesso partito.

"Non voterò più i documenti del M5S finché continuerà questa situazione – ha dichiarato Speranza –. Uno dei consiglieri si rifiuta sistematicamente di approvare i verbali delle sedute: pretendono serietà ma poi, prima della votazione, si alzano e se ne vanno. Così finiscono per non approvare nemmeno i documenti che presentano. È una presa di posizione legale, certo, ma tutt’altro che seria. Senza contare che il documento in questione non riguardava tutto il quartiere, ma solo alcune zone".

Un botta e risposta che ha subito infiammato il dibattito interno, facendo salire la tensione tra i banchi del consiglio circoscrizionale di via San Benigno. E l’aria, a quanto pare, non è più soltanto quella delle strade da riasfaltare.

Marco D’Agostino

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