Dopo aver ceduto il ramo idrico a Smat, Acea Pinerolese Industriale (Api) si deve riorganizzare per rispettare la legge Madia: ovvero avere un fatturato di attività in house, affidate direttamente dai soci, almeno dell’80%.
Una riorganizzazione che toccherà tutto il gruppo. La strada principale, individuata dai Comuni, che sono i proprietari, è quella di far confluire l’impiantone di corso della Costituzione a Pinerolo in Acea Pinerolese Energia (Ape) per valutare una cessione o una partnership con realtà come Iren.
Ieri i sindaci si sono riuniti in assemblea per la nomina del Cda. Il sindaco di Pinerolo, Luca Salvai, azionista di maggioranza relativa chiedeva di prorogare la decisione di un mese, ma altri primi cittadini hanno ribadito l’urgenza di procedere alla riorganizzazione, facendo passare la linea del rinnovo del Cda uscente. Confermati dunque il presidente Andrea Chiabrando, lo storico Ad Francesco Carcioffo e i consiglieri Renato Boero, Vittoria Fattori e Emanuela Mirabelli.
Toccherà quindi a Carcioffo, che da oltre 30 anni guida il gruppo, traghettarlo in una fase di profonda trasformazione che molto probabilmente lo cambierà in maniera radicale, rispetto a come è conosciuto oggi. I sindaci però hanno trovato un’intesa che, per ora, lascia fuori dal discorso della riorganizzazione il servizio di raccolta rifiuti.