S. Salvario / Lingotto - 28 giugno 2025, 14:56

Pian del Lot, chiuso il sentiero della memoria: il Comune valuta la riapertura

La Soprintendenza riconosce il valore storico del sito, ma l’accesso resta bloccato

È tornata al centro dell’attenzione pubblica la vicenda del Pian del Lot, il pianoro collinare a 511 metri di quota a sud-est di Torino, noto per aver ospitato durante la Seconda guerra mondiale alcune delle principali postazioni antiaeree tedesche. È lì, come ricordano le lapidi del Sacrario commemorativo, che si consumò uno degli episodi più tragici della repressione nazista sul suolo cittadino: la fucilazione di 27 giovani partigiani il 2 aprile 1944, in risposta all’uccisione di un caporale tedesco da parte di un gappista torinese.

Il sentiero pedonale

I consiglieri della Circoscrizione 8 Raffaella Pasquali e Vittorio Francone (M5s) hanno presentato un’interpellanza per chiedere conto della chiusura del sentiero pedonale che collega i percorsi collinari 16, 12 e 14, un tratto storico documentato sia da carte tecniche del 1977 che da mappe escursionistiche comunali, e che costeggia le ex batterie tedesche e la cascina Raby. Proprio il nuovo proprietario di questa cascina avrebbe interdetto il passaggio, installando una recinzione a protezione del pascolo privato.

"Quel sentiero è parte del patrimonio storico e sentieristico torinese, ed è sempre stato accessibile a memoria d’uomo", affermano i consiglieri nella loro interpellanza, richiamando anche il recente riconoscimento ufficiale del valore storico e culturale dell’area da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, che nel 2024 ha apposto un vincolo monumentale al sito.

La risposta dell’amministrazione

A raccogliere l’appello è stato l’assessore comunale al Verde Francesco Tresso, che ha confermato come la Divisione Verde e Parchi sia a conoscenza dell’interdizione del passaggio pedonale, avvenuta "per motivi legati alla protezione del bestiame".

Tuttavia, l’amministrazione condivide la necessità di riaprire il sentiero e ha annunciato di aver avviato con gli Uffici del Patrimonio l’istruttoria per valutare il ripristino dell’uso pubblico del sentiero, attraverso l’istituzione di una servitù di passaggio. "L’obiettivo - ha detto Tresso, in una nota -, è ripristinare la situazione precedente, oppure ottenere un titolo giuridico che consenta di rendere nuovamente accessibili i siti delle batterie antiaeree". Solo dopo questa fase, sarà possibile per gli Uffici del Verde intervenire per rendere il sentiero di nuovo agibile e percorribile.

ph.ver.

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