Cronaca - 29 giugno 2025, 09:52

Detenuto in escandescenza ferisce agente, l'Osapp: “Situazione fuori controllo”

Escalation di violenze nel penitenziario torinese: siamo a venti aggressioni in sei mesi

Foto di archivio

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Non c’è più sicurezza né per gli operatori né per i detenuti: il carcere Lorusso e Cutugno è diventato un vero e proprio colabrodo fuori controllo” Lo denuncia il Segretario Generale dell’Osapp, Leo Beneduci, commentando l’ennesimo grave episodio verificatosi nelle scorse ore.

Durante il turno pomeridiano di sabato 28 giugno presso la 7ª sezione del Pad. A, un detenuto di origine nigeriana ha dato in escandescenza, in preda a una violenta crisi distruttiva. Ha tentato di colpire il personale, divelto la porta del bagno, distrutto la telecamera della cella e la finestra blindata, lanciando calcinacci contro gli agenti.
Un’agente intervenuto nel contenimento è rimasto ferito ed è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria, è dimesso con una prognosi di cinque giorni.

Solo il tempestivo intervento congiunto degli agenti, del medico e dell’infermiere ha evitato conseguenze peggiori.

Con questo episodio - prosegue Beneduci -, siamo già a venti aggressioni dall’inizio dell’anno e a ventinove agenti feriti. La situazione è ormai fuori controllo. Le carceri italiane, in particolare quelle piemontesi, sono allo sbando. La politica ha perso ogni contatto con la realtà e la Polizia Penitenziaria da tempo non  ha più alle spalle, semmai l'abbia mai avuta in passato, una Amministrazione in grado di comprendere e di arginare  i complessi fenomeni del carcere, tra cui: la crescente tossicodipendenza interna, lo strapotere delle fasce criminali di maggiore rischio e le continue  aggressioni al personale".

La misura quindi è più che  colma - conclude il Segretario Generale dell’Osapp -. purtroppo per  Torino come per le altre carceri  mancano del tutto i riferimenti istituzionali e politici a cui chiedere aiuto su quello di cui ci sarebbe bisogno come un'organico di Polizia Penitenziaria  ed una organizzazione interna  adeguati alla rilevanza delle attuali emergenze, una reale tutela del personale soprattutto se a diretto contatto operativo con la popolazione detenuta e investimenti adeguati per alloggi e benessere lavorativo, soprattutto se si considera  che gli appartenenti al Corpo sono oramai  stanchi delle chiacchiere vane e degli slogan elettorali nonché delle promesse non mantenute. Soprattutto non si dimentichi che la sicurezza dei cittadini ha uno dei principali fondamenti  nella sicurezza delle carceri che oramai non c'è più".

Comunicato stampa

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