E' il giorno delle riunioni e dei sopralluoghi, a Bardonecchia. A meno di 24 ore dall'esondazione che ha riportato alla mente i ricordi del Ferragosto di due anni fa, la macchina si è rimessa in moto. Anche perché il tempo delle vacanze è ormai maturo e bisogna scacciare il rischio di farsi trovare impreparati.
L'obiettivo? Ristabilire la normalità nel più breve tempo possibile. "Gli alberghi sono tutti operativi - dice la sindaca, Chiara Rossetti - la località è raggiungibile, la via ferroviaria è agibile sino a Bardonecchia, l’autostrada è aperta, le attività proseguono, i negozi sono tutti aperti. Noi procediamo con le operazioni di pulizia e messa in sicurezza ma tutto il resto è assolutamente fruibile”.
E buone notizie arrivano anche sul fronte della Statale, la più vicina al corso del torrente Frejus, chiusa ormai da ieri. "Ho notizie che entro domani mattina potrà essere riaperta”, assicura la sindaca.
Del tutto confermata è anche la previsione degli eventi e delle iniziative di intrattenimento per chi vorrà trascorrere l'estate (o parte di essa) in quota. “Confermiamo tutte le iniziative della Stagione - aggiunge il presidente del Consorzio turistico, Giorgio Montabone -: Bardonecchia è assolutamente pronta a vivere al meglio questa stagione estiva. Tutti gli operatori sono pronti a fare la loro parte”.
“Bardonecchia è di nuovo pronta ad accogliere gli amanti delle montagne e continua a essere la meta intatta e facile da raggiungere in auto e in treno che tutti conoscono - afferma la presidente degli albergatori Beatrice Bosticco - Il nostro più grande desiderio adesso è offrire splendide vacanze estive a tutti".
“Dall’agosto 2023 abbiamo messo in campo con il Comune interventi che hanno aiutato anche in questo evento, come il sistema di monitoraggio che ieri ha consentito di emanare alla popolazione un’allerta tempestiva, anche se non è purtroppo servito per evitare il decesso di una persona, alla cui famiglia rinnoviamo le nostre condoglianze - ha dichiarato l'assessore Marco Gabusi - E sono già finanziati altri interventi di mitigazione, tra cui la briglia selettiva a monte di Bardonecchia che ridurrà gli effetti delle colate detritiche”.
L’assessore ha poi affermato che “ci sono gli elementi per chiedere l’ampliamento dello stato di emergenza di due anni fa e in questi giorni si effettuerà la stima dei danni, che ad una prima sommaria valutazione risultano inferiori rispetto all’altra volta” ed ha sottolineato “la tenacia della sindaca Chiara Rossetti, che non ha mai smesso di lavorare per arrivare alla messa in sicurezza completa di Bardonecchia”.
In queste ore sono all’opera in città 60 volontari del Coordinamento della Protezione, del Corpo antincendi boschivi e dei Carabinieri in congedo, che stanno provvedendo alla rimozione dei detriti e alla pulizia delle strade. La stessa attività sarà svolta anche domani.
A Bardonecchia i cantonieri del Circolo di Susa della Direzione Viabilità 2 della Città metropolitana di Torino e il personale di una ditta incaricata proseguono le operazioni per la riapertura della Strada Provinciale 216 del Melezet, interrotta da ieri pomeriggio tra il Km 0 e il Km 0+500, a seguito dell’esondazione di acqua e fango dal torrente Frejus. Al momento, si prevede di poter nuovamente rendere percorribile in sicurezza la strada entro il prossimo fine settimana.
La rimozione dell’acqua e del fango provenienti dal torrente Frejus e presenti sulla carreggiata è solo una delle criticità da affrontare. L’esondazione ha divelto le protezioni laterali della SP 216 e ha asportato numerose barriere new jersey poste a protezione dei veicoli e dei pedoni in transito. Tali barriere potrebbero attualmente trovarsi nel letto del torrente, ma se non sarà possibile recuperarle tutte occorrerà acquistarne e posizionarne di nuove. Si devono inoltre mettere in sicurezza gli imbocchi del ponte della Provinciale 216 in direzione della stazione di Bardonecchia.
Anche tecnici e maestranze dell'Anas sono al lavoro sulla statale 335 “di Bardonecchia”, chiusa per un tratto di circa 3 km in prossimità di Bardonecchia per l’esondazione del fiume Dora e del rio Frejus che si sono riversati in carreggiata. Le operazioni di pulizia del piano viabile dai detriti sono in corso. Fino al ripristino della regolare transitabilità il percorso alternativo è costituito dall’Autostrada A32.