Economia e lavoro - 01 luglio 2025, 07:00

Edilizia: cala l’effetto bonus a Torino, il mattone chiede spinta da infrastrutture e housing sociale

Mattio (Ance): “Per rilanciare le case sfitte si faccia un registro contro le morosità”

Il mondo del mattone cerca nuove strade per continuare a crescere

Il mondo del mattone cerca nuove strade per continuare a crescere

Infrastrutture e housing sociale per tenere gonfie le vele delle costruzioni torinesi, dopo un decennio che si è fatto forza di bonus e agevolazioni fiscali. Lo chiede Ance Torino, in vista dell’assemblea dei soci che si tiene domani.

Calano gli investimenti dopo i bonus 

I numeri buoni non mancano, infatti. A marzo 2025, sul 2024, crescono salari (+14,7%), ore lavorate (+11,3%) e imprese (+8%). Ma calano gli investimenti nelle costruzioni (-7,4% stimato per il 2025). Finisce infatti il traino di Pnrr e Superbonus.

Dunque si devono cercare nuovi motori: a cominciare dalle infrastrutture. Torino-Lione, ma non solo: valichi autostradali, metro 1 e metro. “Bisogna accelerare e coinvolgere le pmi, scorporando magari lotti accessibili alle imprese più piccole. E usando il modello Genova, dove Comune e Città metropolitana coinvolgono il 50% delle imprese del territorio”, dice Antonio Mattio, presidente di Ance Torino.

Senza dimenticare che, se da un lato le linee di metropolitana possono riqualificare le periferie, anche l’housing sociale può esser utile a dare impulso: “Magari con incentivi finanziari e fiscali e con una politica per calmierare i prezzi”.

Ceto medio in difficoltà 

E senza dimenticare il problema degli alloggi sfitti. “La finanza non deve superare l’economia reale. Il ceto medio sta diventando sempre più medio basso e con queste tensioni internazionali anche i tassi di interesse preoccupano - dice ancora Mattio -. Per ora scendono, ma fino a quando? Senza considerare che negli ultimi anni è più semplice divorziare dal coniuge che da un inquilino moroso: chiediamo che ci siano certificazioni che testimonino che negli ultimi 5 anni non ci sono stati sfratti per morosità. Come una centrale rischi. Questo ridurrebbe anche il numero degli alloggi sfitti”.

Dialogo istituzionale

“Ne abbiamo parlato con l’assessorato comunale di Rosatelli - prosegue -, ma forse non è stato ritenuto di interesse. Ora ci stiamo lavorando con l’assessorato regionale di Marrone”.

Va meglio con l’assessorato di Mazzoleni, anche se il nuovo Piano regolatore non decolla: “C’è buona volontà, ma forse mancano le risorse umane e si fa fatica a sfuggire ai lacci imposti dalla legge”.

Vocazione universitaria 

Sistemazioni e alloggi servono anche per una destinazione che punta molto sull’offerta universitaria. “A Torino pare servano 7000 sistemazioni per gli studenti universitari, mentre con il Pnrr si è arrivati oltre quota 800 - dice Mattio -. Torino a tutti gli effetti è città universitaria, su questo bisogna insistere. Mentre al di fuori dei mesi di lezioni si possono occupare quegli spazi per le necessità del turismo”.

Festa per gli 80 anni

Il 5 novembre del 2025 Ance Torino compirà 80 anni. “Nata nel dopoguerra con la ricostruzione, aggiorneremo e racconteremo la nostra storia, con moltissime fotografie. Si terrà anche un convegno con un ricevimento serale”, conclude Mattio.

Massimiliano Sciullo

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