Cronaca - 02 luglio 2025, 11:23

Bardonecchia rimane sotto la lente d'ingrandimento: anche oggi è l'unica zona rossa per il rischio idrogeologico

La rilevazione è effettuata dai tecnici dell'Arpa: possibili numerosi ed estesi effetti sul territorio. I geologi: "Rilocalizzare le aree a maggior rischio"

Bardonecchia è l'unica zona rossa del PIemonte al momento

Bardonecchia è l'unica zona rossa del PIemonte al momento

In un Piemonte completamente verde, c'è un'unica - piccola - chiazza rossa. E' quella della val di Susa, in particolare nella zona di Bardonecchia. Ecco come appare la situazione del rischio idrogeologico per le prossime 24 ore secondo gli esperti di Arpa Piemonte.

Dove lunedì sera si è abbattuta (per la seconda volta in due anni) la violenza della natura, i riflettori restano accesi e indicano la massima attenzione per il pericolo di "numerosi ed estesi" effetti sul territorio. Insomma, potrebbe non essere ancora finita, soprattutto con un meteo che appare piuttosto variabile e minaccioso anche in queste ore. Il tutto mentre, nel resto della regione, non si registrano altro che zone verdi, di totale tranquillità e assenza di rischio, insomma.

Intanto, dall'Ordine dei geologi del Piemonte, arrivano parole di ammonimento: come spiega la neo presidente Annalisa Bove, “quanto è accaduto a Bardonecchia ripropone ripropone alcuni temi di primaria importanza quali la rilocalizzazione delle aree a maggiore rischio e la gestione delle fasi emergenziali in corso d’evento; la perdita vite umane a seguito di eventi di natura idrogeologica non può più essere accettata. Nell'immediato, in considerazione delle peculiarità del territorio piemontese, risulta fondamentale rendere sempre più efficace il sistema di allerta coordinato dalla Protezione Civile”.

E aggiungono: “Bardonecchia è il Comune più occidentale d'Italia e si trova in Piemonte alla confluenza di quattro grandi valloni, gli stessi che alimentano la Dora di Bardonecchia. I valloni sono la Valle Stretta, per gran parte in territorio francese, la Valle della Rho, il Vallone del Frejus e il Vallone di Rochemolles. La zona è di importanza strategica, visto che qui il collegamento con la Francia è molto agevole: per questo si trovano moltissimi valichi che uniscono il Piemonte con la Savoia ma soprattutto i due trafori (uno stradale e uno ferroviario) che si trovano sotto il colle del Frejus. Il passaggio da piccolo borgo medievale a cittadina turistica (d'estate si passa da 3000 a 30000 abitanti) ha purtroppo provocato l'occupazione di zone pericolose dal punto di vista geo-idrologico”. 

Massimiliano Sciullo

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