A Nichelino parte 'Bro Out', un progetto di educativa di strada in orario serale e notturno, che interesserà le principali piazze della città, con l’obiettivo di intercettare i giovani del territorio nei loro luoghi naturali di aggregazione. "Per ascoltarli senza filtri, offrirgli un punto di riferimento informale e accompagnarli verso i circuiti virtuosi già attivi", ha spiegato l'assessore alla Politiche giovanili Fiodor Verzola.
Gli altri progetti già messi in campo
Questa iniziativa è stata costruita insieme all’assessora alle politiche sociali Paola Rasetto e in collaborazione con l’Informagiovani di Nichelino, ERI (European Reserch Institute), con il Consorzio socio-assistenziale CISA 12 e la Cooperativa Animazione Valdocco, rappresentando la prosecuzione e il consolidamento di un lavoro educativo più ampio che in questi anni ha prodotto risultati tangibili: dai club di lingue ai progetti internazionali come Underground – Radici in Movimento, dai viaggi della memoria e al confine orientale fino al percorso artistico del progetto 10042, in collaborazione con la Purple Room.
"Bro Out non sarà un’iniziativa sporadica o emergenziale, ma un’azione costante che si ripeterà ogni estate fino alla fine di ottobre, rinnovandosi anno dopo anno fino alla naturale scadenza del mandato di questa amministrazione", ha aggiunto Verzola. L’equipe sarà composta da due educatori e una figura responsabile che opereranno tramite un’unità mobile attrezzata con calcetto, ping pong, console DJ, giochi da tavolo, playstation, per ingaggiare e dialogare nei luoghi scelti dai gruppi informali giovanili.
Verzola: "Ascoltare, capire e agire"
Nella prima fase sarà attuato un periodo di monitoraggio costante dei flussi giovanili in città, "per comprendere e capire come si muovono i giovani, dove si ritrovano, dove acquistano alcolici, dove si verificano episodi di spaccio e dove si consumano sostanze. Non per stigmatizzare o reprimere, ma per capire e agire", ha sottolineato l'assessore Verzola. "Perché le giovani generazioni non si cambiano con i paternalismi tossici, ma con il rispetto, l’ascolto e le alternative concrete. E in questi anni, come assessore alle politiche giovanili, ho scelto proprio questa strada, quella dei fatti, della costruzione, della fatica quotidiana e del dialogo diretto".
Laboratori, musica, sport ed esperienze
Le attività previste si muoveranno tra laboratori artistici, sportivi, digitali, musicali, esperienziali e saranno modellate a partire dalle reali esigenze e dai desideri raccolti nei gruppi. Sarà data continuità alle relazioni anche attraverso i social media (Instagram, TikTok, YouTube) come strumenti di comunicazione e promozione delle attività.
"Un lavoro sul campo che si propone di valorizzare la comunità educante, rafforzare le reti sociali, potenziare i percorsi di cittadinanza attiva, e rendere protagonisti proprio coloro che spesso si sentono invisibili - ha concluso Verzola - Proprio perché non abbiamo mai avuto paura di sporcarci le mani, anche questa volta abbiamo deciso di esserci, dove serve, come serve".