Sanità - 03 luglio 2025, 14:52

Al Cardinal Massaia di Asti eccezionale intervento al cuore salva la vita ad un 51enne torinese

All'ospedale astigiano uno delle rarissime operazioni di correzione dell’aritmia cardiaca su un paziente con caratteristiche anatomiche uniche

L'equipe che ha effettuato l'intervento all'ospedale di Asti

L'equipe che ha effettuato l'intervento all'ospedale di Asti

È tornato a casa con il sorriso Francesco Altieri, 51enne torinese, dopo un’operazione che entrerà nei libri di medicina. All’Ospedale Cardinal Massaia di Asti è stato infatti realizzato uno degli interventi di ablazione cardiaca più complessi mai eseguiti, su un paziente affetto da tre rare condizioni: assenza della vena cava inferiore, destrocardia (cuore posizionato a destra) e situs viscerum inversus (organi interni disposti in modo speculare rispetto alla norma).

A eseguire l’operazione, durata oltre quattro ore, è stato il dottor Marco Scaglione, direttore della Cardiologia dell’ASL AT e docente universitario, insieme alla sua équipe e con il supporto del dottor Alessandro Bianchi, responsabile dell’Anestesia e Rianimazione. Il paziente, inviato da colleghi piemontesi, presentava una combinazione di fattori che rendeva impossibile l’accesso convenzionale al cuore attraverso le gambe. L’équipe ha quindi scelto una via alternativa: la vena giugulare nel collo, una procedura eccezionale a livello mondiale.

L’intervento è stato ulteriormente complicato dalla particolare disposizione degli organi interni e dalla tortuosità dei vasi, che rendevano difficile raggiungere i punti da trattare. A risolvere il caso è stata una tecnologia d’avanguardia: l’elettroporazione, una tecnica che utilizza brevi impulsi elettrici ad alta intensità per eliminare in modo selettivo le cellule responsabili del battito irregolare, senza danneggiare i tessuti sani.

"Il successo dell’operazione – spiega il dottor Scaglione – è il risultato della perfetta sinergia tra tecnologia di ultima generazione e la profonda esperienza del nostro team. Asti si conferma ancora una volta un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale nella cura delle aritmie, soprattutto nei casi più complessi".

La struttura di Cardiologia dell’ASL AT è una delle pochissime in Italia in grado di eseguire interventi così avanzati sia su pazienti adulti che pediatrici, in particolare con cardiopatie congenite. Collabora con i principali ospedali pediatrici italiani, come il Regina Margherita di Torino, il Gaslini di Genova, il Sant’Orsola di Bologna e il Meyer di Firenze. Il centro è sede di formazione per specializzandi provenienti da numerose università italiane e straniere e, dal 2022, è stato riconosciuto dalla Regione Piemonte come Centro di Alta Specializzazione per l’Elettrofisiologia interventistica e l’Aritmologia.

Secondo i dati dell’Agenas, la Cardiologia dell’ASL AT è ai vertici in Piemonte per tasso di sopravvivenza post-infarto e tempi di intervento nelle urgenze. Tra i suoi primati, anche l’uso dell’ipnosi come tecnica di analgo-sedazione, sperimentata per la prima volta al mondo ad Asti nel 2018 e oggi applicata in oltre 2.000 procedure.

"Ancora una volta – ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi – la sanità pubblica piemontese dimostra la sua eccellenza. Il lavoro della Cardiologia del Cardinal Massaia rappresenta un modello per tutta l’Italia e non solo. Complimenti al professor Scaglione e a tutta la sua squadra".

Il caso Altieri avrà presto una risonanza internazionale. Il dottor Scaglione è stato infatti invitato come relatore al prossimo Congresso mondiale di Cardiologia Pediatrica che si terrà a dicembre a Hong Kong, dove presenterà l’intervento come esempio di cura avanzata delle aritmie in pazienti con cardiopatie congenite complesse.

redazione La Voce di Asti

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