Politica - 08 luglio 2025, 17:22

Presentato a Roma “Il lavoro domani”, libro bianco di Assinter Italia sull’impatto dell’innovazione digitale e dell’intelligenza artificiale

L’assessore Marnati: "Presto una legge piemontese che renda l' accesso ai servizi della pubblica amministrazione un diritto fondamentale garantito in ogni comune, 365 giorni all'anno"

Un momento dell'incontro di Roma, presente l'assessore Marnati

Un momento dell'incontro di Roma, presente l'assessore Marnati

Presentato oggi a Palazzo Baldassini a Roma il “libro bianco” redatto da Assinter Italia, dal titolo “Il lavoro domani – Come cambia il lavoro nell’era dell’intelligenza artificiale”. Un libro che si propone di delineare un’analisi strategica sull’impatto dell’innovazione digitale e dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro ed il cui scopo è quello di contribuire a comprendere appieno la portata della trasformazione digitale e il ruolo centrale che via via si appresta a rivestire l’intelligenza artificiale nella ridefinizione del lavoro, delle competenze e delle organizzazioni.

«Vorrei presentare una legge che tuteli i diritti dei cittadini – ha detto l’assessore regionale all’intelligenza artificiale Matteo Marnati nel suo discorso alla presentazione del libro – all'accesso dei servizi fondamentali della Pubblica Amministrazione, quindi far sì che questo possa divenire un diritto universale in Piemonte, anche perché purtroppo alcune realtà oggi nella nostra regione sono “scoperte”, fatto questo assolutamente anacronistico».

Al momento per quanto riguarda PagoPA hanno aderito circa 450 comuni, mentre sul cloud sono presenti oltre 300 comuni. In pratica solo il 68% dei comuni piemontesi dichiara di offrire servizi interamente in digitale (come riportano i dati di un’indagine di IRES Piemonte), il problema è soprattutto dei comuni più piccoli.

«Occorre poi rendere strutturale l’istituzione di corsi per i funzionari della pubblica amministrazione dedicati all’uso dell’intelligenza artificiale – aggiunge Marnati - Chiederò inoltre al Governo che il tema dell’intelligenza artificiale possa essere inserito quale materia di studio a partire dalla scuola primaria, cioè dalle scuole elementari. L’approccio a questa tematica, prima ancora che “pratico” deve essere affrontato su vari piani e diversi livelli, da quello etico a quello morale passando per quello culturale».

comunicato stampa

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