Aprire nelle Circoscrizioni di Torino sportelli di supporto psicologico gratuito per i giovani, sul modello di quanto fatto da Milano, rendendo così strutturale la sperimentazione avviata nel mini-Comune di Santa Rita/Mirafiori. È questa una delle richieste contenute nella proposta di ordine del giorno sulla salute mentale del Partito Democratico, a prima firma del capogruppo Claudio Cerrato e della collega Ludovica Cioria.
Benessere psicologico
L'atto, presentato insieme ad uno che chiede di istituire un servizio di educazione all'affettività nelle scuole medie e superiori di Torino, punta a togliere lo stigma sociale che ancora troppo spesso colpisce chi si avvale delle psicologo. Tra le istanze, l'attivazione di campagne informative ed iniziative di sensibilizzazione, oltre alla mappatura degli studi e dei centri di psicologia già presenti nel capoluogo.
Sportello di ascolto
"L'obiettivo istituzionale - ha spiegato Cerrato - è permettere ai cittadini di poter fruire degli sportelli Asl esistenti: non pensiamo di sostituirci al servizio pubblico, ma di potenziare il sistema". Un esempio, come chiarisce il segretario dei GD Federico Raia, arriva dalla Circoscrizione 2 dove è stato attivato un via sperimentale uno sportello di ascolto.
Sportello per i disturbi alimentari
Sul modello di Milano, l'idea è di lavorare per attivare dei punti con psicologi nelle Circoscrizioni attivando delle collaborazioni con associazioni: una strada già percorsa in passato dalla 1, dove in via Dego 6 è stato aperto il primo sportello psicologico gratuito rivolto a chi soffre di disturbi alimentari e alle loro famiglie, sotto la guida de "Lo Specchio Ritrovato".
Educazione affettiva
In parallelo sempre il PD ha presentato un ordine del giorno sull'educazione affettiva nelle medie e superiori, che punta ad implementare gli attuali percorsi con programmi strutturati ed il coinvolgimento di esperti qualificati (psicologi, educatori, medici, sociologi). In parallelo si chiede a sensibilizzare maggiormente docenti e genitori, promuovendo il dialogo tra scuola e territorio.
"Con questi atti - ha chiarito la vicepresidente del Consiglio Ludovica Cioria - affermiamo un principio importante, cioè che riteniamo i giovani capaci di comprendere quello fa bene a loro".
"Questi due temi - ha aggiunto Silvia Lorenzino, portavoce conferenza delle democratiche - andrebbero trattati a livello sociale: troppo spesso c'è uno stigma verso le donne che subiscono violenza, così come sui ragazzi che nei momenti di difficoltà si rivolgono allo psicologo".