Economia e lavoro - 10 luglio 2025, 16:42

Metalmeccanici, da Torino lo slancio alla firma del contratto nazionale? “Non sarà breve”

Incoronato il nuovo presidente nazionale, Simone Bettini: “Gli accordi si firmano in 5, tutti di metteranno serietà. Ma i salari sono aumentati comunque”

Federmeccanica, incoronato il nuovo presidente nazionale Simone Bettini

Federmeccanica, incoronato il nuovo presidente nazionale Simone Bettini

Parte ufficialmente da Torino l’era di Simone Bettini, neo presidente nazionale di Federmeccanica, designato da qualche settimana, ma da oggi finalmente in carica.

Il Centro congressi di Torino è stata la cornice della prima giornata di un evento che si concluderà solo domani. E che vede i riflettori accesi su un tema che ha forti risvolti locali come il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici: “Da un anno stiamo discutendo e il 15 torneremo a sederci al tavolo. Però i contratti si firmano non in due, ma nel nostro caso in cinque: spero che tutti vogliano trovare una quadra”.

Si arriva però a questo punto dopo 40 ore di sciopero. “Le situazioni del mercato possono aiutarci tutti a trovare un momento di incontro - prosegue Bettini - non sarà una cosa breve viste le distanze, ma lavoreremo con impegno e serietà. Non va dimenticato però che il nostro contratto ha continuato a dare aumenti, anche se scaduto. I nostri lavoratori sono protetti”.

Il caso Stellantis

Poche settimane fa, proprio Torino ha visto la sigla del contratto nazionale interno al gruppo. “Stellantis ha firmato, questo dimostra che si può arrivare a un accordo, ma bisogna contestualizzare i contenuti e leggere cosa contengono i contratti. Quello metalmeccanico è stato se non il primo, il secondo per aumenti e incrementi in questi mesi. Se i salari non salgono, nel Paese, non credo sia direttamente responsabilità nostra e del nostro settore”.

Torino e l’auto

Parlare di metalmeccanica a Torino porta inevitabilmente a parlare dell’automotive e delle sue frenate. “Il settore auto è ormai da parecchi trimestri che fa fatica - ammonisce il neo presidente -, ma ci sono anche tanti altri settori da tenere in considerazione. E c’è tutta una subfornitura che potrebbe soffrire, soprattutto quella legata alla Germania. Anche alla luce dei dazi”.

E sul fronte delle tariffe volute da Donald Trump, il neo numero uno di Federmeccanica prosegue: “Sui dazi non si può fare altro che andare avanti con l’approccio che abbiamo tutte le mattine con le nostre aziende, andando a cercare nuovi mercati e nuove opportunità”.

Sul mandato che lo attende, Bettini sottolinea: “La priorità oggi è cercare di creare un sistema di comunicazione efficiente anche al nostro interno, per dare supporto agli imprenditori e alle imprese che sono lontani dai grandi centri. Vogliamo coinvolgere tutto il Paese”.

Massimiliano Sciullo

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