Politica - 10 luglio 2025, 14:07

Casa delle donne di Poirino, Conticelli (Pd): "Ancora uomini che decidono sul corpo delle donne"

La consigliera regionale dem: "La vicenda della chiusura del Centro antiviolenza ne è una rappresentazione plastica”

La consigliera regionale dem Nadia Conticelli

La consigliera regionale dem Nadia Conticelli

"Non si può chiudere uno sportello antiviolenza senza una progettualità alternativa, concordata e ragionata con tutta la rete dei servizi.  Invece tutta la vicenda è stata condotta da Sindaco di Poirino come si trattasse di una procedura burocratica, senza alcuna sensibilità rispetto alla specificità del servizio. Il fatto che si dibatta in termini politici e burocratici di qualcosa che non si conosce emerge in maniera lampante dalla illustrazione in Consiglio comunale, a partire dal fatto che si sostituisce una donna con un uomo ad accogliere le vittime di violenza", attacca Nadia Conticelli, consigliera regionale del Partito Democratico e Presidente Pd Piemonte.

"Lo sportello antiviolenza non è una questione procedurale, ma ha bisogno di essere gestito, in maniera corretta da chi opera in questo settore in quanto non si tratta soltanto di garantirne un’apertura oraria, ma di accogliere le donne nella maniera più adeguata e professionale, all’interno di una rete di servizi.

Ci sono dei protocolli a livello nazionale dettagliati e specifici rispetto al tema e il luogo nel quale il Centro svolge la propria funzione è un elemento molto sensibile da individuare con attenzione, perché un posto non vale l’altro.

Nello specifico caso, il Centro di Poirino si era affermato come presidio di ascolto, protezione e supporto: un percorso virtuoso che stava accompagnando anche l’inserimento nel mondo lavorativo di una donna ospite all’interno della struttura. E’ impensabile chiuderlo o spostarlo, senza confrontarsi con la Cooperativa che lo gestisce, senza progettualità alternativa vera e propria né per il proseguimento del lavoro svolto dal centro né per garantire il completamento del percorso della vittima di violenza che era stata presa in carico.

Nell’aderire al presidio di domani alle 11 davanti al Comune organizzato dalla CGIL, auspichiamo che l’amministrazione faccia un passo indietro, che il Sindaco dica che ha sbagliato e che convochi chi si occupa di violenza di genere, a partire dalla cooperativa che gestiva il centro, i sindacati e le associazioni per trovare una soluzione", conclude Conticelli.

comunicato stampa

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