Nei giorni scorsi, come ormai accade sempre più frequentemente, i cieli di Mirafiori Sud si sono illuminati improvvisamente a tarda sera, senza preavviso e senza alcun evento ufficiale in programma. Una scarica di fuochi d’artificio ha disturbato la quiete del quartiere, suscitando proteste da parte dei residenti e soprattutto dei proprietari dei cani, questi ultimi impauriti dai botti.
Non si tratta di un episodio isolato: le esplosioni notturne di petardi e fuochi sono diventate una presenza fissa in diverse zone di Torino, da Santa Rita a Vanchiglia, passando per Filadelfia, Mirafiori e la collina. Un fenomeno che, da anni, ha assunto una regolarità preoccupante, tanto da essere documentato in decine di post e video pubblicati sui gruppi Facebook di quartiere.
Quello che all’apparenza potrebbe sembrare un semplice gesto di esuberanza giovanile o festeggiamenti improvvisati, per qualcuno sarebbe in realtà un codice ben preciso: un segnale per comunicare che una nuova partita di droga è arrivata in zona. La teoria non è certo nuova e affonda le radici in precedenti segnalazioni in altre città italiane, dove i botti avrebbero il compito di avvisare pusher e clienti che lo smercio è nuovamente attivo.
Le forze dell’ordine, che già monitorano il fenomeno, mantengono cautela: al momento non ci sono prove ufficiali che colleghino i fuochi allo spaccio, ma la coincidenza ripetuta in più aree desta comunque attenzione. O almeno la giusta curiosità.