Un cantiere strategico per la mobilità torinese, ma gestito con tempi e risorse che continuano a far discutere. Così il consigliere della lista civica nella Circoscrizione 8, Alessandro Lupi, ha sollevato il caso del sottopasso del Lingotto nell’ultimo Consiglio della 8. Parliamo di un punto di Torino da anni teatro di un massiccio intervento che grava quotidianamente sulla viabilità della zona sud.
Stanco di osservare “quasi sempre nessuno” al lavoro nel cantiere, Lupi ha presentato un'interpellanza per conoscere quanti lavoratori siano stati effettivamente impiegati nel corso degli anni. La risposta, letta dal coordinatore alla Viabilità Alberto Loi Carta, forse ha dell’incredibile: la media è di soli 3,86 operai al giorno nei periodi lavorativi. “Quando ho ristrutturato il bagno di casa mia erano di più!”, ha ironizzato il consigliere.
Il cantiere, aperto da oltre quattro anni, è attualmente solo a “mezzo servizio”, con ricadute quotidiane su traffico, tempi di percorrenza e inquinamento ambientale. E Lupi non usa mezzi termini: “Siamo ostaggio di un cantiere che, per importanza e vastità dei lavori, necessiterebbe sicuramente di molte più persone impegnate. E invece da anni subiamo code, intasamenti, inquinamento per l'incapacità di gestire i lavori pubblici”.