La nuova puntata di Storie metropolitane ha come protagonista la Sindone, il sacro lino che la tradizione identifica come il sudario di Gesù. Si tratta di un oggetto di profonda venerazione e studio, la cui storia è avvolta da secoli di mistero e dibattito. La nuova puntata è pubblicata sul canale Youtube della Città metropolitana di Torino https://www.youtube.com/watch?v=DlXILNjz9M0
Il luogo stabilmente destinato, anche al di fuori delle ostensioni, alla devozione, divulgazione e studio del sacro lino è il Museo della Sindone di Torino.
Nell’attività di disseminazione rientra a pieno titolo la mostra “Le Ostensioni della Sindone in immagine”, curata dal ModS - Museo della Sindone, dal Centro Internazionale di Studi sulla Sindone e dall’Associazione Cultores sindonis con il patrocinio di Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino e Comune di Bardonecchia, che fino al 30 luglio è ospitata al Palazzo delle Feste del Comune di Bardonecchia. Un’occasione per il Museo della Sindone di aprirsi ad un pubblico ampio e diversificato uscendo temporaneamente dalla sede storica di via San Domenico a Torino e diffondendo conoscenza sul territorio.
“In questo percorso espositivo, – spiega Nello Balossino, direttore del Museo della Sindone di Torino – ho voluto prendere in considerazione il fatto che la Sindone deve essere prima conosciuta scientificamente per capire di cosa si tratti, senza ovviamente tralasciare l’aspetto storico e spirituale”. “L’idea di una mostra itinerante – continua il professor Balossino – è nata perché il Museo dedicato di Torino è visitato da molti turisti, anche stranieri, ma il luogo è ancora troppo legato alla città di Torino. Abbiamo allora pensato di mettere in movimento alcuni reperti del Museo e di portarli, accompagnati da elementi espositivi creati ad hoc, fuori dai confini torinesi. Dopo una prima esperienza a Morbegno, in Valtellina, lo scorso anno siamo venuti a Bardonecchia, non con una vera e propria mostra ma con seminario di approfondimento. Quest’anno invece eccoci con “Le Ostensioni della Sindone in immagine”, una mostra che ha tra gli obiettivi quello di invogliare il pubblico ad approfondire la conoscenza della Sindone attraverso gli oggetti esposti a Bardonecchia e soprattutto quelli presenti a Torino che suscitano un coinvolgimento diverso da quello che si può fare con la visita virtuale".
L’attività del Museo della Sindone si avvale della collaborazione dell’associazione Cultores sindonis, un Ente del Terzo Settore costituitosi a Torino nel giugno 2022 su iniziativa di un gruppo di persone tutte in vario modo legate dalla devozione e dall’interesse scientifico nei confronti della Santa Sindone. “Cultores sindonis, – spiega Valentina Caputo, segretario dell’associazione - promuove la devozione al Sacro Lino e le attività del Centro Internazionale studi sulla Sindone”. “La mostra di Bardonecchia – continua Valentina Caputo – è un’ attività che abbiamo messo in campo perché volevamo poter parlare di Sindone al di fuori della città di Torino coinvolgendo, come un museo diffuso, anche i comuni del territorio. In questo percorso di divulgazione abbiamo anche coinvolto le scuole, con un concorso dedicato e con gite su itinerari sindonici: tutte attività per creare un museo di tutti e per tutti, accessibile ed inclusivo. In quest’ottica rientrano la spiegazione della Sindone in Braille e il volto tridimensionale tattile che si trovano in esposizione a Bardonecchia e la Sindone tattile che si trova nella sede del museo torinese”.
La Sindone di Torino è uno degli oggetti più studiati e controversi della storia che, nei secoli, ha generato un'enorme mole di ricerche scientifiche. Il dibattito sulla sua autenticità e sulla modalità di formazione dell'immagine è ancora aperto e coinvolge diverse discipline.
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