Politica - 24 luglio 2025, 10:43

Dalla Regione 11,5 milioni di euro per 20 progetti culturali, Chiarelli: "Costruiamo un sistema più forte e inclusivo"

Approvata la delibera per 20 bandi per progetti triennali

L'assessore regionale alla cultura Marina Chiarelli

L'assessore regionale alla cultura Marina Chiarelli

La cultura è l’anima viva delle comunità, il battito quotidiano dei territori, anche i più piccoli e nascosti. È nei teatri di provincia, nelle biblioteche di quartiere, nei festival locali, nei cori, nelle bande, nelle botteghe d’arte e nei laboratori di cinema che si coltiva la memoria collettiva e si costruisce il futuro. Ed è proprio a sostegno di queste realtà, essenziali per l’identità dei nostri territori, che la Regione Piemonte conferma con forza il proprio impegno.

Con l’approvazione della delibera presentata ieri dall’assessore alla Cultura Marina Chiarelli, la Giunta regionale ha dato il via libera agli 11,5 milioni di euro previsti per il 2025 a sostegno di 20 bandi del programma triennale della cultura. Un intervento concreto, che dà seguito a un lavoro di ascolto, confronto e condivisione con oltre 50 associazioni di categoria, e che punta a garantire continuità, visione e stabilità a chi ogni giorno fa vivere la cultura in Piemonte.

«Con la valorizzazione dei territori decentrati e la programmazione triennale costruiamo un sistema culturale più forte e inclusivo – afferma l’assessore Chiarelli –. I bandi del 2025 rappresentano una scelta politica precisa: vogliamo premiare chi sceglie di portare cultura dove ce n’è più bisogno, sostenere chi lavora ogni giorno per rendere accessibile e viva l’identità culturale piemontese. La cultura nasce dai territori, risponde ai loro bisogni e li fa crescere. È su questo solco che vogliamo continuare a investire, rendendo il Piemonte un modello di inclusione riconosciuto a livello nazionale e internazionale».

La programmazione triennale consentirà alle realtà culturali di progettare sul medio periodo, superando la logica della precarietà annuale. Questo significa meno burocrazia, più risorse ottimizzate, più stabilità occupazionale e maggiore impatto sui territori.

I nuovi bandi abbracciano tutte le espressioni culturali: dallo spettacolo dal vivo, con la programmazione di festival, rassegne e stagioni e la produzione di teatro, lirica, danza e circo contemporaneo, fino alla valorizzazione della musica popolare e amatoriale, come cori e bande. Interventi mirati sosterranno il settore del cinema, sia nella realizzazione di progetti culturali che nella promozione e riqualificazione delle sale. Ampio spazio sarà dedicato anche alle attività espositive, alla divulgazione culturale attraverso convegni e festival, alle rievocazioni e ai carnevali storici, alla formazione musicale e artistica – dai corsi pre-accademici ai percorsi professionali – e al sostegno delle residenze artistiche, stabili e diffuse sul territorio.

Grande attenzione sarà riservata anche al sapere e alla lettura, con risorse destinate alle biblioteche, alle librerie indipendenti, agli eventi letterari e alle iniziative per la promozione della lettura. Inoltre, un bando annuale sarà dedicato alla tutela del patrimonio linguistico e dialettale del Piemonte, per difendere e valorizzare le radici più profonde dell’identità regionale.

Il criterio della territorialità sarà centrale. Saranno premiate le iniziative che si sviluppano nei comuni non capoluogo e nelle aree a bassa densità culturale, ma anche quelle capaci di promuovere l’accessibilità fisica e sensoriale, e di generare un impatto positivo sulla sostenibilità ambientale.

Con questo piano, la Regione Piemonte conferma la sua volontà di non lasciare indietro nessuno, investendo nella cultura non solo come motore economico, ma come strumento di coesione, identità e crescita. Un passo deciso verso un futuro in cui la cultura sia davvero di tutti e per tutti.

comunicato stampa

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