Torna dopo 15 anni la Legge 18/99, la storica norma che all’inizio degli anni Duemila ha rivoluzionato il volto del Piemonte turistico in vista delle Olimpiadi di Torino 2006. Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni hanno lanciato il nuovo bando 2025 con una dotazione di 15.870.000 euro di contributi a fondo perduto a favore delle piccole e medie imprese che svolgono attività ricettiva in Piemonte.
I progetti dovranno avere un importo minimo di 20mila euro. Il contributo regionale coprirà il 50% dell’investimento complessivo di ognuno fino a un tetto di spesa di 120mila euro, andando quindi dai 10mila ai 60mila euro. Ne possono beneficiare un’ampia tipologia di strutture: alberghi, alberghi diffusi, condhotel, residenze turistico-alberghiere e altre tipologie, b&b, affittacamere e locande, residenze di campagna, residence, case appartamento vacanza, agriturismi che offrano anche ricettività, rifugi alpini ed escursionistici, campeggi, glamping e villaggi turistici.
Grande soddisfazione dal presidente Alberto Cirio: «È il ritorno della legge che negli anni Duemila, assieme alla “gemella” Legge 4 destinata ai Comuni ed enti locali, ha consentito il salto di qualità e competitività all’offerta turistica del Piemonte in vista dei Giochi invernali del 2006 e che oggi rimettiamo a disposizione del territorio. Nel 2021 – in periodo pandemico - ci siamo avvalsi della Legge 18 per finanziare il Bonus Turismo, che ha rappresentato un ristoro eccezionale alle imprese turistiche colpite dal Covid, e nel 2022 ha finanziato in modo mirato le strutture per il turismo outdoor. Un bando così completo non veniva più concepito e lanciato dal 2010: oggi si è rivelato lo strumento più efficace per sostenere il Piemonte turistico nel compiere un nuovo salto in avanti».
Il bando verrà pubblicato a fine luglio e chiuderà il 30 settembre. Entro fine dicembre 2025 la graduatoria dei progetti ammessi. Possono essere ammesse imprese di nuova costituzione, a condizione che non si edifichino nuovi edifici. Non saranno finanziate nuove costruzioni ma l’aumento della capacità ricettiva per quelle esistenti, e la riapertura di alberghi o altre strutture attualmente chiuse. Sono ammesse unicamente le spese di investimento e non materiali di consumo.
Ecco cosa si potrà fare: miglioramento e qualificazione delle strutture e degli spazi interni ed esterni destinati all’accoglienza dei turisti (ad esempio camere, servizi igienici, déhors, reception, ristorante/bar, piscine, spa e centri benessere, locali attrezzati per ricovero e manutenzione mezzi a due ruote e bici). Aumento dei posti letto. Offerta di servizi aggiuntivi a favore delle famiglie e aree bimbi. Eliminazione delle barriere architettoniche, miglioramento dell’accessibilità ed efficientamento energetico.