Il Cpr di Torino si conferma un fallimento, almeno dal punto di vista di quello che è stato uno dei cavalli di battaglia del governo Meloni, cioè l’espulsione degli stranieri che delinquono o illegali. Riaperto a marzo 2025, in quattro mesi ha accolto complessivamente 196 detenuti. I rimpatri dal centro di corso Brunelleschi sono stati appena diciotto: 16 fatti con decreto di espulsione, mentre due volontari.
114mila euro al giorno per detenere i migranti in Albania
Undici persone poi sono state trasferite nel centro migranti albanese di Gjader dove, secondo un dossier di ActionAid e dell'Università reso noto negli scorsi giorni, è costato una media di 114mila euro al giorno detenere 20 persone tra ottobre e dicembre 2024. Tutti soggetti poi liberati in poche ore
Numeri forniti dalla Garante dei Detenuti di Torino Monica Cristina Gallo, nell’ultima audizione prima della fine del mandato. “Non sappiamo – ha spiegato – quali siano i criteri con cui le persone vengono selezionate per essere mandate in Albania”.
Oltre 11.500 per gestire ogni giorno corso Brunelleschi
Se i costi della struttura collocata in terra estera al di là dell’Adriatico appaiono spropositati, anche quelli del Cpr di Torino sono elevatissimi. Per tenere aperta la struttura di corso Brunelleschi ogni giorno si spendono 11.533 euro, solo per la gestione: il bando biennale per la conduzione era infatti di otto milioni e 419mila euro.
Una cifra “monstre”, da cui sono escluse le spese di manutenzione e soprattutto di sicurezza, legate quest’ultime alla grande quantità di forze dell’ordine schierate a presidio. Chiuso a marzo 2023, il Centro del capoluogo è stato riaperto il 24 marzo 2025: i costi di ristrutturazione sono stati piuttosto elevati, però è impossibile stabilirli con certezza.
Marocco e Tunisia
Se la capienza massima ufficiale è di 180 posti, al momento sono fruibili solo tre aree: al massimo ha ospitato contemporaneamente 140 persone. Dall’apertura la Garante Gallo ha effettuato cinque sopralluoghi. “Tra le nazionalità detenute – ha spiegato – spiccano Marocco e Tunisia. Secondo noi ad oggi si è abbassata la fascia d’età delle persone trattenute: in prevalenza hanno meno di quaranta anni, con un picco tra i 21 ed 30 anni”.
“Dalla riattivazione – ha aggiunto - i trattenuti sono stati 196, di cui cinquanta provenienti dal carcere di Torino: questo vuol dire che il programma di rimpatrio diretto dal penitenziario è inefficace”.