Moncalieri - 28 luglio 2025, 13:25

Progetti di pubblica utilità: 23 le opportunità di lavoro tra Moncalieri e Nichelino

Le iniziative coinvolgeranno disoccupati e persone con disabilità: chi può partecipare e tutto quello che c'è da sapere

Lavori di pubblica utilità (immagine di archivio)

Lavori di pubblica utilità (immagine di archivio)

Sono 86 i progetti di pubblica utilità presentati da enti pubblici e aziende piemontesi che hanno risposto al bando regionale 2025-26: coinvolgeranno 297 disoccupati in condizioni di svantaggio e 86 persone con disabilità. Lo stanziamento di 8,7 milioni di euro consentirà di aumentare l’occupabilità delle persone più fragili e a rischio di esclusione sociale mediante interventi concreti di politica attiva del lavoro. 

Moncalieri e Nichelino capofila

Per l’area sud di Torino sono interessati i Comuni di Candiolo (3 disoccupati), Moncalieri (10 disoccupati), Nichelino (8 disoccupati e 5 lavoratori con disabilità), Orbassano (6 disoccupati e 6 lavoratori con disabilità), Poirino (6 lavoratori con disabilità), Rivalta (2 lavoratori con disabilità) e Vinovo (2 disoccupati)

I progetti di pubblica utilità non solo offrono un'opportunità di impiego presso un datore di lavoro privato, ma rafforzano anche le competenze e la fiducia di chi è più vulnerabile, contribuendo ad aumentare l'occupabilità e promuovendo una partecipazione attiva alla vita della collettività. Quelli presentati dagli enti pubblici prevedono la possibilità di creare un partenariato pubblico-privato composto, oltre che dall’amministrazione nel ruolo di capofila, da uno o più operatori privati (imprese cooperative, associazioni, fondazioni, consorzi).

Le opportunità offerte

I partecipanti saranno impiegati in diversi interventi: valorizzazione del patrimonio ambientale e urbanistico, che possano fungere da volano per lo sviluppo sul territorio di attività e micro-imprenditoria; valorizzazione del patrimonio ambientale tramite attività forestali, vivaistiche, agricole e, per la prima volta, anche di agricoltura sociale, rimboschimento, sistemazione montana, tutela degli assetti idrogeologici; recupero del patrimonio culturale, di beni archivistici, librari e artistici di interesse storico e culturale.

E ancora: riordino straordinario di archivi di tipo tecnico o amministrativo mediante attività di inventariazione e digitalizzazione; servizi alle persone a carattere temporaneo come l’accompagnamento di ospiti di case di riposo nello svolgimento delle attività quotidiane; supporto e affiancamento nelle attività di animazione; supporto domiciliare agli anziani per il disbrigo di piccole pratiche quotidiane. 

L’inserimento lavorativo tramite i Centri per l’impiego si basa sull’inquadramento previsto dai contratti nazionali di categoria, con contratto a tempo determinato di durata compresa tra 13 settimane e 5 mesi.

Massimo De Marzi

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