Attualità - 02 agosto 2025, 11:51

I Musei Reali si rinnovano: tutti gli interventi dalla cancellata di Pelagio Pelagi alla Corte d'Onore e la nuova vita del Bastion Verde

Ammonta a 28 milioni di euro il finanziamento complessivo di questi ultimi anni di operazioni: nel 2026 la conclusione dei lavori

La cancellata di Pelagio Pelagi

La cancellata di Pelagio Pelagi

Ventotto milioni di euro per il complesso dei Musei Reali, dalla cancellata di piazza Castello ai torrioni laterali di Palazzo Reale, passando per la Corte d'Onore e i Giardini. Si tratta di una grossa riqualificazione del complesso museale pubblico più grande della città, che vedrà la conclusione durante il prossimo anno. 

La cancellata di Pelagio Pelagi

Se il progetto più grosso è la riqualificazione completa delle Serre Reali, l'intervento più visibile, ancora da realizzare, è il restauro della cancellata di Pelagio Pelagi e delle statue equestri dei Dioscuri, biglietto di ingresso della piazzetta Reale provenendo da piazza Castello. La recinzione, realizzata nel 1840 e restaurata per l'ultima volta nel 2020, sarà messa in sicurezza ripulita entro la primavera del 2026.

Entrando nell'ingresso di Palazzo Reale, la Corte d'Onore subirà la chiusura di parte del porticato tra biglietteria, bookshop e lo scalone di ingresso al museo, riportando l'area alla situazione precedente, come scoperto dal ritrovamento di vecchie foto. Inoltre, saranno migliorate le condizioni di accessibilità e comfort dei visitatori del complesso monumentale dei Musei Reali attraverso interventi mirati di riqualificazione della Corte d’Onore e dell’Atrio Monumentale. 

Interventi sul fronte dell'illuminazione

Si prevede anche di agire sul fronte dell’illuminazione e, per garantire una migliore accessibilità, si prevede di installare nella Corte un totem di segnaletica volto a fornire a utenti e visitatori le indicazioni logistiche e storico-artistiche utili per orientarsi all’interno del complesso museale. Il primo intervento dovrebbe essere concluso nel 2025, mentre quello riguardante l'accessibilità ha come termine previsto il 30 giugno 2026.

Palazzo Reale, dopo aver visto il restauro della parte centrale della facciata nord, proseguirà con i due torrioni laterali dopo che, a causa della caduta di alcuni frammenti laterizi provenienti dal cornicione, dai timpani e dai davanzali, le facciate erano già state oggetto di interventi in somma urgenza per fissare o rimuovere le parti a rischio di caduta. Questo intervento sarà concluso nel 2026.

La riqualificazione del Bastion Verde

Nei Giardini Reali superiori, verrà riqualificato il Bastion Verde, oggi chiuso per questioni di sicurezza. Il piccolo edificio sarà adibito a sede specializzata per piccoli convegni e incontri legati al tema dei giardini storici, con laboratori didattici per famiglie e scolaresche, eventi, per vendita al dettaglio di semi e piantine, dotato di un piccolo bookshop dedicato al tema dei giardini e di un punto di ristoro per la distribuzione di acqua, caffè, bevande e cibo da asporto già confezionato. Il progetto è validato e in fase di definizione di gara di appalto, con termine per la realizzazione nel 2026.

I locali interrati della Manica Nuova verranno riaperti e collegheranno Palazzo Reale ai resti del Teatro Romano, attualmente non visibili. Infine, piccoli interventi di restauro, riqualificazione energetica e nell'accessibilità dell'Armeria, della Biblioteca Reale, della Galleria Sabauda e dell'Appartamento di Rappresentanza sono in fase di conclusione.

Turetta: "Un impegno verso la comunità"

"Questi interventi - ha dichiarato Mario Turetta, Direttore delegato dei Musei Reali di Torino e Capo Dipartimento per le Attività Culturali del Ministero della Cultura - non rappresentano solo un investimento nel patrimonio culturale, ma un impegno verso la comunità, l’accessibilità, la sostenibilità e l’innovazione. Il 2025 è un anno di grande trasformazione per i Musei Reali, con cantieri visibili e partecipati, all'insegna della trasparenza e del coinvolgimento del pubblico. Grazie alla sinergia tra fondi pubblici e sostegno privato, restituiamo alla città e al Paese uno dei complessi museali più estesi e significativi d’Europa, pronto ad accogliere cittadini, turisti e nuove generazioni".

Francesco Capuano

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