Cronaca - 04 agosto 2025, 12:48

Detenzione e spaccio di stupefacenti, due centrafricani finiscono in manette

L'intervento degli agenti in Barriera di Milano

Foto di archivio

Foto di archivio

Nelle scorse ore, la Polizia di Stato ha tratto in arresto due persone a Torino, entrambe di origine centroafricana, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Quello zainetto sospetto

Nel primo caso, gli agenti del Commissariato di Polizia di Barriera di Milano hanno fermato una persona sospetta con uno zainetto al seguito. L’uomo, un guineano trentenne, era senza documenti e forniva agli investigatori un indirizzo di abitazione. Mostrandosi particolarmente nervoso, gli operatori controllavano lo zaino, rinvenendo all’interno 250 grammi di marijuana suddivisa in dosi pronte allo smercio e la somma di circa 1550 € in contanti. 

Negli uffici di polizia, il soggetto dichiarava un domicilio diverso da quello fornito precedentemente, lasciando, così, ipotizzare che in casa occultasse altro stupefacente. I poliziotti accedevano, pertanto, nel suo alloggio, rinvenendo ulteriori 30 grammi di cannabinoidi  e la somma di denaro contante di 1850 €, di probabile provenienza illecita.

Il monopattino in via Rossi

Nel secondo caso, i poliziotti notavano un giovane di nazionalità nigeriana uscire in monopattino da uno stabile di via Lauro Rossi. Fermato in via Palestrina, il 25enne veniva trovato in possesso di una dose di marijuana. Anche in questo caso, l’indirizzo di casa fornito non corrispondeva a quello ricavato tramite gli accertamenti eseguiti dagli operatori.

 La perquisizione effettuata nell’alloggio ove effettivamente era domiciliato l’uomo portava al rinvenimento di diverse dosi di cocaina, eroina e infiorescenze di marijuana, materiale utile per il confezionamento delle stupefacente e di un bilancino elettronico di precisione. La Procura della Repubblica ha chiesto e ottenuto la convalida degli arresti.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari e, pertanto, vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

redazione

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