Le Aree omogenee della Città Metropolitana di Torino che hanno ricevuto complessivamente 1.250.000 di euro dai Fondi di Sviluppo e Coesione sono:
l’Area Omogenea del Canavese e l’Area Valli Chisone e Germanasca a cui sono stati assegnati 300.000 euro cadauna; 200.000 euro cadauna sono stati assegnati all’Area delle Valli Orco e Soana e all’Area della Pianura Torinese.
All’Area della Val di Susa sono assegnati fondi pari a 250.000 euro.
Per la Città Metropolitana di Torino la premialità si va ad aggiungere ai fondi già assegnati che sul territorio hanno generato ricadute per 26.794.000 euro.
I contributi di cui sopra provengono dal Fondo di Sviluppo e Coesione che destina agli 805 Comuni delle 24 Aree Omogenee 105 milioni di euro. La Regione Piemonte, unica in Italia ad aver previsto questa misura, ha già assegnato 100 milioni di euro in maniera proporzionata alle Aree Omogenee nate per costruire strategie territoriali di sviluppo locale. I restanti 5 milioni di euro, previsti come “premialità”, sono finalizzati a quelle Aree che garantiscano una strategia sovracomunale.
Con determina dirigenziale n° 191/A2100B/2025 del 30 luglio 2025 sono stati approvati gli stanziamenti ripartiti tra le Aree Omogenee, tra cui le Aree insistenti nella Città Metropolitana di Torino.
Ora si apre una fase di definizione, concertata tra Regione, Enti capofila e Comuni, per selezionare gli interventi da finanziare grazie alla premialità attribuita a ciascuna Area.
“Il 1.250.000 euro che abbiamo assegnato tramite il Fondo di Sviluppo e Coesione per la parte di premialità permetterà ad ogni Area della Città Metropolitana di finanziare ulteriori progetti oltre a quelli già finanziati con i cento milioni iniziali.
Il metodo scelto è andato a premiare soprattutto la capacità delle Aree e dei comuni che ne fanno parte di imbastire strategie di area vasta. Il risultato è che tutti i Comuni hanno ottenuto un contributo, mirato alle proprie esigenze, in grado di realizzare almeno un’opera che andrà a migliorare ogni singola Comunità.
Un sistema che si è rivelato vincente sia per la capacità di soddisfare gli enti locali nelle loro necessità, che per la semplicità e rapidità per l’utilizzo e la ridistribuzione delle risorse. Ad un anno dall’inizio della concertazione la maggior parte delle progettualità sono in corso di realizzazione ed alcune sono già state realizzate. Vista l’efficacia del metodo non si esclude possa diventare un modello per future programmazioni sull’utilizzo dei fondi di coesione” dichiarano il Presidente Alberto Cirio e l’Assessore ai Fondi di Sviluppo e Coesione Gian Luca Vignale.