Delle circa 3.720 specie di zanzara conosciute al mondo, in Italia ne sono presenti poco più di 60. Di queste, solo una decina sono di reale interesse per i progetti di sorveglianza e controllo delle zanzare per la loro abbondanza e aggressività nei confronti dell'uomo o per la possibile trasmissione di patogeni.
Sotto l'aspetto medico-sanitario, infatti, le zanzare sono considerate il raggruppamento di insetti di maggiore importanza, soprattutto per l'ampia diffusione della famiglia, la stretta correlazione di alcune specie con l'uomo e l'emergenza, su scala planetaria, rappresentata da alcune malattie di grande impatto i cui agenti patogeni sono trasmessi proprio da specie appartenenti a questa famiglia.
Le principali malattie trasmesse dalle zanzare (arbovirosi) che hanno qualche interesse medico o veterinario nel nostro Paese o per chi viaggia in Paesi considerati a rischio sono: Chikungunya, Dengue, Zika, West Nile, Usutu, Malaria, Febbre gialla e Filariosi del cane e del gatto.
La lotta alle zanzare della Regione Piemonte
Il piano regionale per la lotta alle zanzare e la prevenzione delle arbovirosi, è affidato ad Ipla e prevede un finanziamento annuale è di 2,5 milioni di euro. Per il 2025 hanno aderito 216 comuni e i fondi stanziati risultano in linea con quelli del 2024.
Gli interventi, affidati ad Ipla, previsti dai programmi regionali sono tre:
1 - Il monitoraggio delle infestazioni da zanzare e della presenza di virus trasmissibili all'uomo e agli animali con il posizionamento di 180 trappole attrattive per catturare gli insetti adulti. Questi vengono classificati, suddividendoli per le diverse specie e, quelli che giungono da 73 di queste trappole vengono inviati all'Istituto Zooprofilattico per le analisi che possono individuare la presenza dei virus West Nile e Usutu.
Per la zanzara tigre è attiva una rete di monitoraggio basata sull'impiego di circa 1300 ovitrappole che vengono in questo caso posizionate sul territorio con cadenza bisettimanale.
Il monitoraggio dell'Ipla si concentra anche su possibili aree di ingresso di nuove specie di zanzare che potrebbero aggravare la situazione se giungessero sul nostro territorio. Per questo gli aeroporti di Caselle e Levaldigi, le principali arterie di comunicazione e i siti di interscambio delle merci sono periodicamente monitorati.
2 - Attività ordinarie di contenimento della presenza di zanzare con l’intervento su tutti i focolai, individuati dal personale tecnico, per uccidere le zanzare quando sono allo stato di larve. È così che per i 216 comuni che hanno aderito alla lotta per il 2025 vengono trattati periodicamente durante la stagione in media più di 300.000 di tombini; vengono trattati anche i ristagni di acqua in ambito rurale distribuendo prodotti biologici.
Nei casi di infestazioni particolarmente fastidiose si interviene anche con interventi insetticidi contro le zanzare adulte, facendo attenzione a ridurre il più possibile l’interferenza con gli altri insetti.
3 - Interventi in caso di riscontro di positività a virus trasmissibili all'uomo e agli animali
In caso di soggetti infetti da West Nile, Chikungunya, Zika o Dengue o del riscontro di virus in animali selvatici o domestici o in pool di zanzare, i laboratori di sanità pubblica o dell'Istituto zooprofilattico Sperimentale del Piemonte della Liguria e della Valle d'Aosta effettuano la segnalazione ai settori interessati della Direzione Sanità, alla struttura di epidemiologia, riferimento regionale per le malattie infettive dell'ASL di Alessandria, per la sospensione dei prelievi di sangue ad uso trasfusionale e le indagini finalizzate a valutare l'estensione del focolaio, e all'IPLA per l'effettuazione, entro 24 ore, degli interventi straordinari di disinfestazione delle aree circostanti la residenza del paziente o il punto ove è stata diagnosticata la presenza del virus.
Nel periodo estivo, comunque, su tutti i prelievi di sangue effettuati a scopo di trasfusione, viene effettuato il test per la West Nile.
La prevenzione
Dato che il 70% circa dei focolai di riproduzione delle zanzare (in particolare della zanzara tigre) è presente su suolo di proprietà privata è indispensabile il contributo alla lotta dei cittadini ed è per questo che è attiva una campagna di comunicazione di buone pratiche da adottare rivolta alla popolazione per evitare la riproduzione delle zanzare.
La prevenzione, intesa come quell'insieme di attività svolte per impedire il formarsi dei focolai di sviluppo larvale, stando ancora più a monte della lotta larvicida, è in grado infatti di garantire i risultati migliori e più duraturi. La sua maggior efficacia è negli ambienti domestici o comunque di competenza, appunto, dei cittadini: in casa; nell'orto, nel giardino o nel cortile, nei cimiteri o in campagna, dove l’accortezza più importante è quella di evitare ristagni d’acqua, sia quelli nei vasi, nelle gronde, nei tombini, nei recipienti d’acqua piovana o nei pneumatici abbandonati.
Gli accorgimenti da adottare sono quelli di cambiare completamente l’acqua una volta la settimana, utilizzare larvicidi specifici dove questo non sia possibile (come ad esempio nei tombini), oppure utilizzare zanzariere o chiusure ermetiche per i contenitori dell’acqua all’aperto.
La protezione individuale
Per proteggere sé stessi dalle punture delle zanzare ci sono diversi metodi che, nonostante i limiti, sono comunque efficaci in determinate circostanze: le zanzariere da letto, per esempio, sono infatti un ottimo sistema per proteggersi dalla malaria nei paesi tropicali. I repellenti hanno una durata limitata, ma associati a pantaloni e maniche lunghe aiutano a tenere lontano molte specie di zanzare.
Link
https://zanzare.ipla.org/index.php/it/documenti-2/le-vostre-domande