Sedie appese a un albero e un materasso abbandonato in pieno giorno. È lo scenario che, secondo le segnalazioni dei residenti, si presenta oggi al giardino Madre Teresa di Calcutta tra i corsi Giulio Cesare e Vercelli, nel quartiere Aurora. Un luogo dove, denunciano cittadini e comitati, “sembra tutto permesso” e dove i progetti finanziati per il rilancio dell’area non sembrano aver invertito la rotta.
Il parco è al centro dell’iniziativa “L’Intreccio”, progetto selezionato dalla Città di Torino nell’ambito del bando ImpatTo, finanziato con 240mila euro in due anni dal Programma Nazionale Metro Plus. L’obiettivo dichiarato: rafforzare la comunità, migliorare la qualità della vita e la sicurezza, con una presenza costante nel giardino e l’apertura di un laboratorio di partecipazione in corso Giulio Cesare 34.
Ma la realtà, secondo i residenti, racconta altro. “Al Mtc succede di tutto, come sempre da troppo tempo - denuncia il capogruppo di Fdi della Circoscrizione 7, Patrizia Alessi -. Di notte e di giorno tutto è permesso. Sedie appese, materassi, sporcizia: soldi spesi e parole, qui la situazione anzichè migliorare peggiora”.
Critiche anche dalla consigliera della Lega, Daniela Rodia. "Quello che viene trovato di giorno dagli operatori Amiat è frutto di ciò che accade anche di notte - accusa Rodia -. Quel giardino va chiuso. Altrimenti inizio a pensare che convenga tenerlo così per mere polemiche. Ma le polemiche non risolvono i problemi dei residenti che continuano a ribadire l'importanza della Chiusura notturna. Un investimento di 60mila euro risolverebbe metà dei problemi".