Attualità - 13 agosto 2025, 11:52

Agosto a Torino tra stranieri, bagni nelle fontane e bar sempre aperti: non si ferma la vocazione turistica della città

Musei e ristoranti accolgono i turisti che nonostante il caldo affollano le vie del centro nella settimana di Ferragosto. Ferie per gli altri negozi e per il Valentino

Torino vive i suoi giorni di Ferragosto, ma non si svuota

Torino vive i suoi giorni di Ferragosto, ma non si svuota

Torino non chiude a Ferragosto. La città si sta consolidando come meta turistica, e la differenza rispetto agli anni passati si vede nelle strade. Se i residenti se ne vanno in ferie, che sia al mare o in montagna - basta guardare i posti auto semi deserti - piazza Castello sembra viva come in qualsiasi mese dell'anno. Nonostante il caldo di questa settimana, le temperature sempre più elevate non scoraggiano i visitatori, in gran parte stranieri, che gironzolano per le vie del centro.

Musei e viabilità
Piazzetta Reale accoglie un via vai di persone, forse attratte dai Musei Reali - sempre aperti, così come i principali musei della città, anche il 15 agosto - o forse alla ricerca di fresco all'ombra dei Giardini. La vocazione turistica, però, si spenge allontanandosi dalle vie principali, quelle sì più deserte del solito - è pur sempre la settimana di Ferragosto. Via Garibaldi è emblematica, con la densità di pedoni che a poco a poco decresce verso Piazza Statuto e da metà in poi diventa vicina allo zero. Sono le vie principali a raccogliere quasi tutti i turisti, creando una netta differenza tra le solite via Lagrange, via Principe Amedeo, via Roma - anche se in parte chiusa - e le vie limitrofe, che solitamente sono più percorse di questi torridi giorni di metà agosto.

Fontane e calura
In Piazza Castello i bambini giocano e si rinfrescano con l'acqua delle fontane, tra una bandiera della Palestina e l'altra. Rimangono infatti le tende dei ragazzi che, da maggio, prima in piazza San Carlo poi di fronte a Palazzo Madama, protestano h24 contro lo sterminio a Gaza e chiedono alle istituzioni occidentali una presa di posizione netta e lo stop di accordi bellici come l'invio di armi a Israele. I turisti, curiosi, si fermano ad osservare l'atipico accampamento in una delle piazze più auliche della città, leggendo i cartelli e gli appelli scritti sia sui fogli che sull'asfalto.

Ristoranti aperti
Se molti negozi sono chiusi, per le meritate ferie di proprietari e dipendenti - anche se non vale per le grandi catene - gli esercizi di ristorazione non si fermano e cercano di sfruttare questo afflusso continuo di turisti che dura per 12 mesi l'anno. Accanto a una merceria o un tabacchi chiusi, i tavolini di bar e ristoranti sono più o meno affollati. Non è certo il clima per il tipico bicerin: i passanti cercano refrigerio sotto gli ombrelloni sorseggiando una bibita fresca o leccando un gelato.

Al Parco del Valentino qualcuno prende il sole, qualcun altro cerca riposo all'ombra, ma in generale non sono molti quelli che frequentano il principale parco della città. Forse troppo distante dal centro per questi 37 gradi, forse troppo poco ombreggiato: i prati pieni di stuoie, tovaglie, cani, chitarre e palloni sono un antico ricordo di aprile e maggio. Ci rivediamo a settembre, sempre che le temperature non facciano brutti scherzi.

Massimiliano Sciullo

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