Attualità - 22 agosto 2025, 18:43

Campionato al via, Napoli in pole position. Juve all'inseguimento, Toro all'ennesimo anno zero

Gli ultimi giorni di mercato saranno decisivi sia per Tudor che per Baroni: David il miglior colpo bianconero, Simeone l'attaccante di cui i granata avevano bisogno, ma sono tanti i dubbi che circondano entrambe le squadre

Juve all'inseguimento del Napoli, Toro all'ennesimo anno zero

Juve all'inseguimento del Napoli, Toro all'ennesimo anno zero

Con la trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo neopromosso, il Napoli scudettato tiene a battesimo il campionato che riparte. Gli ultimi vincitori sono anche la squadra che parte in pole position, nella nuova corsa al tricolore: malgrado il grave infortunio di Lukaku, un mercato sontuoso (su tutti l'ingaggio di De Bruyine) mette la formazione di Antonio Conte davanti a tutti, con l'Inter del nuovo corso targato Chivu come prima antagonista, a rinverdire la lotta dell'ultima stagione.

Juve all'inseguimento del Napoli

Dietro a loro c'è un Milan che incuriosisce, col ritorno in panchina di un vincente come Max Allegri e l'innesto in mezzo al campo di un veterano di enorme qualità come Modric e di un talento emergente come Ricci. I rossoneri puntano ad un piazzamento in zona Champions come la nuova Roma affidata alla cura di un maestro di calcio come Giampiero Gasperini e l'Atalanta dell'ex granata Ivan Juric, che è anche l'obiettivo della Juve riaffidata a Igor Tudor: il croato, capace di pilotare nel finale della scorsa stagione i bianconeri al quarto posto, cancellando gli errori e gli orrori della gestione Motta, si è meritato la conferma per guidare i bianconeri per una intera annata.

Per storia, blasone e tradizione la Signora è abituata a partire per vincere, ma sono ancora tanti i punti di domanda attorno a questa Juve, che debutta domenica sera ospitando il Parma: saranno decisivi gli ultimi giorni di mercato per colmare il divario rispetto alle migliori due della scorsa stagione, visto che ad oggi ad una rivoluzione sul piano dirigenziale è seguito un restyling della rosa ancora insufficiente, se l'obiettivo è quello dello scudetto.

Il colpo migliore è stato lo svincolato Jonathan David, attaccante che ha un'ottima confidenza con il gol, ma in mezzo al campo serve ancora altro per innalzare la qualità della rosa e neppure la difesa convince appieno, anche se il miglior acquisto sarà sicuramente il rientro di Bremer, dopo il bruttissimo infortunio che lo fermò quasi subito, lo scorso autunno.

Il nodo Vlahovic blocca il mercato

A bloccare il mercato in entrata sono i tanti esuberi, che impediscono di portare a termine acquisti di peso, dal momento che la proprietà ha deciso di porre un freno alle spese pazze degli ultimi anni. E così, mentre si infittiscono i contatti con il Psg per riportare a Torino Kolo Muani, ad oggi è ancora un giocatore della Juve anche il grande separato in casa Vlahovic.

La sua cessione potrebbe liberare risorse importanti per piazzare un paio di colpi (e per non perderlo a parametro zero tra nove mesi), ma l'ex viola è prigioniero di un contratto monstre che frena gli appetiti dei possibili acquirenti (Milan su tutti). Il nodo sarà sciolto solo nelle ultime ore del mercato, sempre che alla fine non si scelga di reintegrarlo nel progetto tecnico.

Se la Juve è un cantiere ancora aperto e capire adesso quale sarà il reale valore dei bianconeri è quasi impossibile, lo stesso si può dire per il nuovo Toro targato Marco Baroni. I granata, alla prese con la ormai permanente contestazione alla presidenza Cairo, sono all'ennesimo anno zero, dopo il terzo cambio di allenatore in quindici mesi: Vanoli aveva illuso tutti, con una partenza sprint la scorsa stagione, il tecnico ci aveva messo moltissimo del suo, ma la squadra indebolita dalle partenze di Buongiorno e Bellanova e ben presto privata del suo miglior giocatore, il bomber Zapata, è poi arretrata, chiudendo nella colonna di destra della classifica.

I dubbi che circondano il nuovo Toro

Il recupero del capitano, dopo il lunghissimo infortunio, potrebbe essere il miglior rinforzo del Toro, tanto più che finalmente è stato acquistato un attaccante di valore come il Cholito Simeone, che ha caratteristiche tecniche ed esperienza per integrarsi al meglio con Zapata.

Considerata anche la presenza di Adams, una delle poche note liete dello scorso campionato, davanti il Toro ha i numeri per migliorare e di molto il rendimento dell'ultima annata, ma in mezzo al campo si è capito solo con grave ritardo (e dopo la sofferta vittoria contro il Modena, al debutto in Coppa Italia) che alla squadra manca un play, tanto che ora si sta stringendo per arrivare ad Asslani. Gli esterni sono tanti e un paio anche di buona qualità come Ngonge e Aboukhlal, ma con gli uomini che il Toro ha in attacco il 4-2-3-1 a lungo provato in estate dal mister sembra un abito poco adatto agli interpreti che ha in rosa questa squadra.

Un calendario che fa paura

Senza contare che la difesa finora è stata la nota dolente del precampionato granata e necessita di rinforzi veri per proteggere al meglio il nuovo portiere Israel: insomma, anche qui le ultime giornate di mercato dovranno portare delle novità.

Ma il calendario fa paura: debutto lunedì sera a San Siro contro l'Inter, poi il confronto casalingo con la Fiorentina e la trasferta di Roma contro i giallorossi di Gasperini. Senza contare le sfide contro l'Atalanta, la Lazio di Sarri e il Napoli campione nei turni successivi, con unico appuntamento abbordabile quello contro il Parma. Meglio evitare voli pindarici e sogni di gloria, anche per rispetto di un professionista serio come Baroni.

Massimo De Marzi

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