Economia e lavoro - 22 agosto 2025, 07:00

A Torino cresce la richiesta di case sia in vendita (+32%) che in affitto (+7,6%)

Compravendite in risalita nel primo trimestre del 2025, secondo i dati forniti da Immobiliare.it: +12% sullo stesso periodo del 2024

Immagine di archivio

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Il mercato immobiliare di Torino sta mostrando segnali positivi sia nel comparto delle compravendite che in quello delle locazioni. Lo si evince guardando alla domanda, che, nei primi mesi del 2025, è salita quasi del 32% per le vendite e del 7,6% per gli affitti rispetto al primo trimestre del 2024.

Numeri in crescita nel confronto con il 2024

Tale incremento dell’interesse ha condotto a un aumento sia dei prezzi che dei canoni: in 12 mesi (gennaio-marzo 2025 vs. gennaio-marzo 2024), i primi sono cresciuti del 4,2% e i secondi dell’11% circa. Attualmente, comprare casa nel capoluogo piemontese costa mediamente 2.071 euro/mq, mentre per affittarla bisogna mettere a budget, in media, 12,4 euro/mq. L’offerta, invece, ha evidenziato un comportamento differente nei due mercati: in quello delle compravendite si è notata una riduzione dello stock, in un anno, pari all’8,3%, mentre l’accumulo è stato rilevante, nonostante l’incremento dell’interesse, nelle locazioni (+15,4%).

Si è parlato di questo e di molto altro nel corso dell’incontro organizzato oggi da ASPESI Torino in collaborazione con Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, e il gruppo bancario Intesa Sanpaolo. Se si approfondisce l’analisi con un focus sui singoli quartieri torinesi, il Centro città rimane la zona più cara tanto per acquistare (3.935 euro/mq) quanto per affittare (16,3 euro/mq). Al secondo posto la rinomata area collinare di Cavoretto, Gran Madre (3.078 euro/mq per la vendita e 13,3 euro/mq per l’affitto), e al terzo Crocetta, San Secondo (poco più di 2.900 euro/mq per comprare e circa 13 euro/mq per affittare).

Le zone di Torino dove costa di meno comprare

Guardando, invece, alle zone più economiche in assoluto, per acquistare si tratta di Borgo Vittoria, Parco Dora (circa 1.400 euro/mq), mentre per affittare i canoni più bassi si trovano a Barriera di Lanzo, Falchera, Barca, Bertolla, unica area a rimanere sotto i 10 euro/mq medi (9,1, per l’esattezza).

Nonostante il trend di rialzo dei prezzi, le compravendite, rispettando l’attuale andamento italiano, stanno tornando a salire anche a Torino, grazie soprattutto all’abbassamento dei tassi di interesse sui mutui promosso dalla BCE. I dati evidenziano infatti, per il periodo gennaio-marzo 2025, un +12% rispetto allo stesso trimestre del 2024, e un +14% sul medesimo periodo del 2019.

Tuttavia, l’immobile più richiesto da chi cerca casa a Torino rimane il bilocale in affitto, con il 24% delle ricerche complessive (l’anno scorso erano al 29%). Seconda posizione per il trilocale in vendita (17%) e terza per il bilocale in vendita (13%).

Le tendenze della provincia

Guardando, infine, alle tendenze della provincia di Torino, i principali indicatori di mercato rispecchiano quasi sempre quelli del comune: nel comparto delle compravendite, rispetto al primo trimestre dello scorso anno i prezzi sono cresciuti dell’1,6%, a fronte di una domanda in rialzo del 19,2% e di un’offerta invece in contrazione (-6,4%)

Ben più sostenuta la crescita dei canoni (+6,5%), anche perché la domanda di locazioni in provincia ha fatto registrare addirittura un +25,6%. L’unico dato che si discosta da quello del capoluogo è l’offerta di locazioni, in drastico calo nei 12 mesi (-15,1%)

m.d.m.

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