"Un quartiere che ogni giorno scivola sempre più nel degrado e nell’abbandono". Così, in una mail mandata alla redazione di Torino Oggi, sintetizza tutta la sua preoccupazione un papà (che resta anonimo) di due bambini, da tempo ormai alle prese con una zona in cui vivere è sempre più difficile. Una famiglia che abita nei pressi del mercato di via Onorato Vigliani, a pochi passi dal confine con Moncalieri e Nichelino, nella zona Sud della città.
Da piazza Bengasi a corso Maroncelli
"Negli ultimi anni ho visto la mia zona cambiare, ma non in meglio - prosegue -. È vero, il problema di piazza Bengasi sembra attenuato rispetto al passato, ma non è stato risolto: si è solo spostato. Oggi gli spacciatori stazionano sulle panchine di corso Maroncelli, visibili a tutti, indisturbati. Basta fare due passi per rendersi conto che chi vive in questo quartiere convive quotidianamente con lo spaccio alla luce del sole".
E ancora: "Su via Vigliani e via Pio VII la situazione è surreale: spacciatori che sfrecciano in monopattino, come se avessero conquistato il territorio e potessero muoversi senza timore. Questo fenomeno alimenta l’incubo delle baby gang, che trovano terreno fertile nei giardini davanti all’Esselunga di corso Traiano. Giardini che dovrebbero essere luoghi di gioco e di serenità per i bambini, diventano invece zone di pericolo e di illegalità". Zona in cui, lo testimoniano le foto di questo articolo, anche in una mattina di lunedì si possono trovare personaggi che rispondono alla descrizione.
"Rimandati a settembre"
"Io, come padre, non posso portare i miei figli a giocare lì. Non perché non lo voglia, ma perché ho paura. Paura che possano assistere a scene di spaccio, paura che si trovino coinvolti in episodi di violenza o minaccia. Questa paura è diventata quotidiana, e pesa come un macigno sulla vita di chi abita Torino Sud. Neppure luoghi simbolici come Italia ’61 si salvano: anche lì lo spaccio è ormai una piaga evidente. È inaccettabile che il Comune abbia rimandato la discussione sul tema a settembre, come se i cittadini potessero aspettare le ferie dell’amministrazione. Ma noi non possiamo aspettare: viviamo il problema ogni giorno, ogni sera, ogni volta che usciamo di casa. Ci sarà davvero un incontro con il Prefetto? Ci sarà mai una risposta seria? O finirà tutto come tante altre volte, con promesse cadute nel vuoto e problemi dimenticati?".
Quartieri di serie B
Il racconto del lettore va oltre. "Il dramma vero è che Torino sembra avere quartieri di serie A e quartieri di serie B. Gli investimenti, i progetti di riqualificazione, i fondi, le iniziative di valorizzazione guardano al centro e a Torino Nord. Ma Torino Sud – Lingotto, Nizza Millefonti, Mirafiori Sud – viene sistematicamente ignorata. Siamo diventati il fanalino di coda della città. Non si può continuare a voltare lo sguardo. Non si può accettare che interi quartieri vengano lasciati marcire nell’illegalità. Non si può chiedere ai cittadini di vivere barricati in casa mentre le strade appartengono a chi spaccia, a chi delinque, a chi rende la vita insopportabile a chi lavora onestamente e paga le tasse.
Io non chiedo miracoli. Chiedo interventi concreti e immediati: più controlli, più pattuglie, più presenza delle forze dell’ordine. Chiedo che il Comune esca dal silenzio e dalla pigrizia e dimostri di avere a cuore anche Torino Sud. Chiedo che chi governa questa città smetta di parlare di “Torino futura” e guardi invece alla Torino presente, dove famiglie come la mia convivono con degrado, paura e solitudine. Non voglio che i miei figli crescano credendo che la loro città sia pericolosa e dimenticata. Non voglio che pensino che qui non valga la pena costruirsi un futuro. Non voglio che si sentano cittadini invisibili, perché invisibili non siamo".