Economia e lavoro - 28 agosto 2025, 10:40

Mirafiori, la fine estate non porta novità: contratti di solidarietà fino a fine gennaio per quasi 2300 operai (aspettando la 500 ibrida)

Il rinnovo degli ammortizzatori sociali è stato ufficializzato questa mattina durante l'incontro tra azienda e sindacati. Lazzi (Fiom): "Un'agonia senza fine"

Ancora ammortizzatori sociali per Mirafiori e Stellantis

Ancora ammortizzatori sociali per Mirafiori e Stellantis

Ancora contratti di solidarietà per Mirafiori, in attesa che arrivi la produzione della 500 ibrida (e relativi benefici in termini di volumi produttivi e occupazionali). L'ufficialità è arrivata questa mattina, al termine dell'incontro tra l'azienda e i sindacati. Lo strumento andrà a toccare quasi 2300 persone (2297, per la precisione).

Le aree coinvolte

In particolare, dal primo settembre al 31 gennaio, saranno interessati i settori Carrozzeria per quanto riguarda la linea 500 Bev (coinvolti 903 lavoratori), ma anche per la linea Maserati, in cui saranno coinvolti 674 lavoratori. Contratti di solidarietà anche per la Stellantis Europe di San Benigno (ex-PCMA) in cui saranno coinvolti 300 lavoratori, per il settore Presse (294 lavoratori), per la costruzione stampi (85 lavoratori) e la Mould Shop di Grugliasco (ex TEA), in cui saranno interessati 41 lavoratori. 

Lazzi (Fiom): "Agonia senza fine"

"L'agonia di Mirafiori continua senza soluzione di continuità da ormai 18 lunghissimi anni e con lei si stanno spegnendo le fabbriche dell'indotto auto, con conseguenze drammatiche per le lavoratrici e i lavoratori - dice Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Torino -. Abbiamo bisogno di un piano speciale per il rilancio del settore automotive e dell'industria manifatturiera del nostro territorio che potrà essere messo in atto solo con un'unità di intenti dell'intera classe dirigente di Torino e Piemonte, a partire ovviamente, dal presidente Cirio e dal sindaco Lorusso che dovrebbero, francamente, fare decisamente di più nell'individuare soluzioni idonee per uscire da questa impasse".

E Gianni Mannori, responsabile Fiom Cgil di Mirafiori, aggiunge: "La 500 elettrica produce col contagocce, la 500 ibrida partirà lentamente in produzione non prima di 2 mesi e nel frattempo i lavoratori, già pesantemente colpiti nel salario, passeranno un altro lungo periodo in cassa integrazione con cui finiranno il 2025 e cominceranno il 2026. Se non verrà assegnato velocemente un altro modello a Mirafiori, questa sarà una situazione che continuerà a ripetersi anche nei prossimi anni. E’ indispensabile che si traducano le parole spese sulla centralità di Torino da parte del Presidente Elkann e dal Ceo Filosa in fatti concreti, cioè investimenti e almeno un nuovo modello, non ci basta festeggiare la Grande Panda prodotta in Serbia o le sue varianti prodotte in Brasile e Marocco, altrimenti Torino resterà centrale ma solo per il suo impoverimento".

Cutrì (Fim): "Prosegue il momento difficile"

"Non è una notizia inattesa ma sottolinea certamente la prosecuzione del momento difficile, in attesa di poter avviare le produzioni del nuovo modello 500 Hybrid, al momento unica risorsa di prospettiva - concordano Rocco Cutrí, segretario Generale Fim-Cisl Torino e Canavese e Igor Albera, segretario responsabile settore automotive -. Sancita anche la prosecuzione della cassa integrazione ordinaria per Comau che vedrà coinvolti 114 lavoratori (55 Operai e 59 Impiegati e Quadri) per tre giorni a settimana fino a fine anno, segno evidente di una difficoltà ancora da superare. Anche quest’ultima parte del 2025 si presenta complicata a completare un altro anno segnato da molte ombre e poche luci". "Continuiamo a considerare fondamentale la costruzione di un progetto industriale concreto e condiviso sul settore automotive e sull’industria metalmeccanica piemontese, asse portante dell’economia locale e non solo", concludono.

Marino (Uglm): "Lavoratori stremati"

"Continua l’agonia di utilizzo di ammortizzatori sociali, un momento difficile orma che sta stremando i lavoratori dí Mirafiori - dice Ciro Marino, segretario torinese di Uglm insieme ad Antonio Specchio, territoriale per Stellantis Torino -. Serve un intervento unitario delle organizzazioni sindacali per rivendicare un’altro modello per il sito, lo abbiamo già fatto e dobbiamo con spirito di responsabilità rifarlo, anche perché, questa futura produzione della 500 Hibrid, da solo un po’ di respiro per due anni e poi?".

In una nota congiunta dei sindacati metalmeccanici, inoltre, si fa notare come "Certamente, pur in un quadro con aspettative future più rosee grazie alla ormai prossima produzione della 5oo Ibrida, permane una situazione complicata per la realtà produttiva metalmeccanica torinese e in particolare per i lavoratori Stellantis, a cui, ancora una volta dopo anni di difficoltà (si contano ormai circa 18 anni di applicazione di CIG), vengono chiesti sacrifici economici a causa della mancanza di produzione", dicono anche Uilm, Fismic e Aqcfr. "In attesa dell’imminente arrivo del modello ibrido applicato alla 5oo, sappiamo che questo momento difficile durerà ancora ancora alcuni mesi: chiediamo pertanto l’assegnazione di un nuovo modello da affiancare alla 5oo a Mirafiori, per garantire un futuro più sereno nei prossimi anni a tutti i lavoratori di Stellantis e
dell’ormai stremato indotto dell’area torinese".

Giù le quote di mercato

Intanto, secondo gli ultimi dati Stellantis nel mese di luglio ha venduto in Europa occidentale 151.391 auto, l'1,1% in meno dello stesso mese del 2024. La sua quota di mercato è dunque scesa dal 14,9% al 13,9%. Nei sette mesi le immatricolazioni del gruppo sono state 1.192.746, in calo dell'8,1%, con la quota che scende dal 16,4 al 15,1%.

Massimiliano Sciullo

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