La Corte d’Appello di Roma ha condannato l’INPS a riconoscere le maggiorazioni amianto e a ricostruire la posizione contributiva di M.R., ex operaia della Videocolor S.p.A., colpita da pneumopatia interstiziale a soli 56 anni a causa dell’esposizione professionale.
Il caso non è isolato: già il Tribunale di Frosinone aveva condannato l’INAIL al riconoscimento della malattia professionale di un altro dipendente, Domenico Catracchia, affetto da fibrosi polmonare.
Il caso di Domenico Catracchia
Originario di Frosinone, Catracchia ha lavorato per 22 anni nella sala maschere della Videocolor. Nel 2020 aveva richiesto all’INAIL il riconoscimento della malattia professionale, inizialmente negato.
Grazie alle testimonianze dei colleghi e alla consulenza medico-legale, il Tribunale ha accertato il nesso causale tra l’esposizione e la patologia (fibrosi polmonare), condannando l’INAIL all’indennizzo del danno biologico con un importo stimato in circa 20.000 euro.
La vicenda di M.R.
Anche M.R., collega di Catracchia, ha lavorato in vari reparti della Videocolor tra il 1979 e il 2006. Nel 2015 ha manifestato i primi sintomi della malattia, fino alla diagnosi definitiva.
Dopo un primo indennizzo da parte dell’INAIL, la Corte d’Appello di Roma ha condannato l’INPS alla ricostituzione della posizione contributiva e al ricalcolo della pensione. La donna riceverà arretrati, un indennizzo stimato in 20.000 euro e un aumento pensionistico di circa 500 euro al mese.
L’amianto negli stabilimenti Videocolor
La Videocolor S.p.A. (poi VDC Technologies) produceva cinescopi per televisori a colori. Nei reparti produttivi erano presenti forni, vasche, ventilatori e convogliatori coibentati con pannelli contenenti amianto.
Questo materiale, bandito in Italia solo dal 1993, era largamente manipolato dagli operai, causando esposizioni prolungate e dannose.
L’impegno dell’Osservatorio Nazionale Amianto
I due ex operai sono stati assistiti dall’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA).
“Queste vittorie rappresentano tasselli importanti nella battaglia per i lavoratori invisibili”, ha dichiarato Bonanni. L’ONA da oltre trent’anni porta avanti azioni legali, sanitarie e sociali per la tutela delle vittime dell’amianto e dell’ambiente.
L’associazione offre assistenza e consulenza gratuita tramite il numero verde 800 034 294.